A 18 anni dallo scoppio di Tangentopoli, la credibilità della politica è a livelli minimi perché riemergono gli stessi problemi.
Civicrazia, con le oltre 4000 associazioni che ne fanno parte, ha esposto a tal proposito delle richieste chiare: la garanzia scrupolosa di nomine pubbliche trasparenti, valorizzando le attività di partecipazione e controllo dei Cittadini, e l’applicazione del Codice deontologico del pubblico amministratore. Richieste che si fanno ancora più urgenti mentre la cronaca politica è monopolizzata da episodi di malaffare.
Ha inoltre chiesto un confronto diretto ai candidati governatori alle prossime elezioni regionali affinché prendano seri impegni in favore delle richieste dei cittadini e li ha intervistati su questioni quali la necessità di nomine pubbliche trasparenti con obbligo di comparazione, meritocrazia, codice deontologico del pubblico amministratore.
Ecco l’intervista a Stefano Caldoro:
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Lei condivide la necessità di una garanzia scrupolosa di nomine pubbliche senza lottizzazioni, trasparenti, in base a criteri di merito e competenza, con possibilità per ogni cittadino di presentare memorie sulle candidature e con obbligo di approfondita motivazione comparativa?
"Per evitare che dalla nostra regione vadano via quei giovani e quei professionisti che hanno maggiori capacità e competenze da spendere sul mercato nazionale ed internazionale, per evitare la fuga di capacità e di competenze che, invece, costituiscono uno dei punti di forza della nostra regione, dobbiamo attivare bandi pubblici per selezionare chi è più competente, più capace, più meritevole, offrendo pari opportunità a tutti coloro che possiedono i requisiti professionali richiesti".
È d’accordo con la necessità di un Codice deontologico del pubblico amministratore improntato a valori e procedure che diventino il “modus operandi” quotidiano della pubblica amministrazione e di ogni pubblico potere?
Cosa pensa della valorizzazione del ruolo delle associazioni e l’accoglimento delle loro giuste richieste a tutela del Cittadino in un dialogo costante?
"La pubblica amministrazione soffre molte lentezze, inefficienze, diseconomie. Per renderla più moderna e produttiva sono certamente utili i codici deontologici, ma, come ci ha ampiamente dimostrato l’esperienza maturata in materia, essi da soli non bastano. Per migliorare l’efficienza e l’economicità della pubblica amministrazione dobbiamo: semplificare le regole, evitare i labirinti delle normative, approvare testi unici per materia, potenziare i servizi pubblici ai quali il cittadino può accedere per via internet come, per esempio per le prenotazioni per le prestazioni sanitarie. Dobbiamo porre grande attenzione al pubblico impiego. È un settore spesso criticato ingenerosamente. Perché spesso sono le procedure complicate che causano inefficienze e ritardi e lasciano spazio a comportamenti discutibili e talora riprovevoli.
Ecco perché da una parte dobbiamo semplificare le procedure e dall’altra dobbiamo chiedere ai dipendenti pubblici di aiutare i cittadini nei rapporti con la pubblica amministrazione. Dobbiamo inoltre valutare i lavoratori pubblici sulla base dei risultati raggiunti e agganciare a questi quote significative del trattamento economico accessorio. Dobbiamo monitorare costantemente il livello di soddisfazione degli utenti e dei lavoratori pubblici e valorizzare e premiare i meritevoli".
Fino a che punto malasanità, trasporti inefficienti, sporcizia, degrado ambientale, agricoltura nel caos, disoccupazione, turismo allo sbando, sono il frutto di gestioni clientelari?
"Ovviamente laddove prevale la gestione finalizzata al potere e fa premio sul merito, non possiamo attenderci alti livelli di prestazione, di efficienza, di efficacia. Ma non basta operare correttamente le selezioni se tutto si risolve in questo. Ecco perché abbiamo deciso di istituire presso il Consiglio regionale, in quanto organo di garanzia e di controllo sull’operato dell’Esecutivo, uno strumento di valutazione delle politiche pubbliche adottate e dei risultati conseguiti attraverso tale adozione, delle ricadute che hanno avuto sull’economia e sulla società della nostra regione. Le informazioni così ottenute saranno messe a disposizione di tutti i cittadini sia perché è a loro che bisogna rendere conto di ciò che si è fatto e degli effettivi risultati raggiunti, sia per capire quali misure bisogna adottare per la “manutenzione” delle leggi già approvate. Cioè per migliorare le leggi e renderle sempre più aderenti ai bisogni dei cittadini".
È giusto che chi vuole trovare la soluzione ed essere al servizio del Cittadino deve far cessare le lottizzazioni ed affidare subito trasparentemente i servizi pubblici a chi ha le specifiche competenze?
"È giusto, ma non basta. Occorre stabilire a chi affidare i servizi pubblici, con quali carte dei servizi, con quali controlli sulla economicità della gestione, con quali controlli sulla soddisfazione dell’utenza, con quali ritorni per l’interesse generale, perché non è scritto da nessuna parte che le concessioni di pubblici servizi debbano essere sempre ed assolutamente onerose per il cittadino".
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