Salvate il 5×1000. E’ questo l’appello lanciato dall’iniziativa “Io non ci sto” promossa dalle principali associazioni no- profit italiane.
Da Emergency ad ActionAid, dal WWF all’Unicef, da Save the Children all’Uildm, dall’AIRC a Telethon (solo per citarne alcune), la mobilitazione, partita sul web, nasce per contrastare fermamente la legge sulla stabilità di prossima approvazione in Parlamento, che intende porre il tetto di 100.000 milioni di euro sul 5×1000 (con una riduzione di oltre il 75% rispetto all’attuale). Un vero e proprio colpo di mannaia alle già povere casse delle onlus e che mette seriamente a rischio il futuro delle loro attività.
Sul sito web http://www.iononcisto.org/ si contano già oltre 150.000 firmatari che hanno fatto propria questa indignazione e che chiedono di ripristinare i fondi.
È di ieri l’apertura del governo, con il ministro Tremonti che si dice pronto a “trovare una soluzione e a riportare a 400 milioni di euro i fondi del volontariato”. Ma le associazioni restano in subbuglio.
Civicrazia si schiera, come sempre, al fianco dei cittadini e dei loro diritti, chiedendo al Governo di tutelare il 5×1000 che per molte associazioni rappresenta lo strumento di sopravvivenza.
DIRITTO DI DIFESA E TUTELA DELLE VITTIME DEI REATI “VIOLENTI”
Non è vero che le vittime di reati “ violenti “ hanno sempre diritto al patrocinio a spese dello Stato. COSA PREVEDE LA LEGGE L’art. 76 comma 4 ter del DPR 30 maggio 2002 n. 115 , modificato dalla legge n. 38 del 2009, prevede che le persone offese dei reati...
0 commenti