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REPUBBLICA DELLE BANANE O REPUBBLICA DELLE DIVISIONI?

bandieraA fine ottobre il sociologo Francesco Alberoni scrive sulle pagine del Corriere della Sera questa riflessione dal titolo “Come conservare i valori nel Paese delle divisioni” di cui riportiamo alcuni estratti:

“La nostra è una Repubblica parlamentare dove ogni eletto rappresenta il popolo. Di fatto il sistema ha funzionato solo perché nel passato si sono formati dei grandi partiti (Dc, Pci, Psi) con una fede, dei valori, dei programmi, capaci di prendere decisioni. Periodicamente però questo assetto entra in crisi. E’ successo nel 1989-94 dove, sotto i colpi di Mani Pulite, sono letteralmente svaniti i quattro partiti di governo. Ma al loro posto, in breve tempo, sono sorti tre movimenti collettivi che sono poi diventati altrettanti partiti politici: La Lega, Forza Italia, poi Pdl e Italia dei Valori.

I grandi partiti, nella nostra storia, hanno costruito l’ossatura della società civile perché unificavano la popolazione sulla base di ideali, di valori, di programmi a lungo termine, selezionavano una classe politica preparata e facevano confluire i mille diversi interessi individuali e di gruppo in un grande scopo collettivo. Senza di loro gli individui e i gruppi restano privi di orientamento e agiscono sulla base dei più brutali interessi”.

Da civicratici condividiamo parte dello sfogo di Alberoni, ma al tempo stesso ci sentiamo di essere più positivi verso le possibilità degli uomini. E’ vero, abbiamo subito lo sfaldamento dei grandi partiti, ma gli buona parte degli italiani non si è lasciata incrinare dall’individualismo più sfrenato.
Si è saputa aggregare in modo autonomo: su questo piano molte Associazioni, tantissime Onlus, il cosiddetto Terzio settore ha supplito alle lacune della politica.
Gli interessi della collettività, la difesa del più debole, la tutela dei minori, degli anziani è stata spesso delegata a noi cittadini, che ci siamo rimboccati le maniche.
Nessuna violenza, bensì impegno solidale a favore di tutta la comunità.
Certo, sussistono un grande individualismo, egoismi, interessi personali…, ma per fortuna i civicratici che si danno da fare per il proprio Paese sono sempre di più.

 

Continua Alberoni:

“Oggi però questi partiti, con l’eccezione della Lega, si stanno di nuovo indebolendo. Vediamo la nascita di poteri locali, la frattura del Pdl, i dissensi nel Partito Democratico e nell’Udc, il formarsi di coalizioni basate sull’interesse politico immediato, il rafforzarsi delle mafie… Se la loro frantumazione dovesse continuare nei prossimi anni, cosa succederà? …”

Non lo sappiamo. Difficile rispondere a questa domanda. Ma siamo certi che la Civicrazia continuerà a crescere e, con il contributo di cittadini e associazioni, un Paese migliore è possibile ed a portata di mano.

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