Tommaso Daniele – 75 anni, docente di storia e filosofia – è stato riconfermato alla Presidenza dell’UIC (l’Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti), l’associazione impegnata nella difesa dei diritti dei non vedenti e della loro integrazione all’interno della società.
L’elezione è arrivata al termine del XXII Congresso di Chianciano, svoltosi poche settimane fa in occasione del 90° anniversario della nascita dell’Unione.
Tommaso Daniele è così il quinto presidente nazionale dell’Associazione.
Il congresso è stata un’importante occasione per lo scambio di idee e il confronto creatosi tra i 300 delegati che hanno partecipato all’evento, sui temi che i ciechi e gli ipovedenti vivono quotidianamente sulla loro pelle.
“Il rischio di esclusione sociale per i ciechi e gli ipovedenti non è scongiurato, anzi”, ha detto Tommaso Daniele nel suo discorso. Una società che lascia fuori dalla scuola i giovani ciechi, che non da spazio alle ambizioni lavorative, che non riabilita, che non previene la cecità, che non migliora la qualità della vita attraverso l’autonomia, che lascia soli gli anziani e i pluriminorati non può definirsi civile. “Queste forme di inciviltà”, ha continuato il presidente dell’Unione, “noi non possiamo accettarle perché sono una profonda ferita alla lettera e allo spirito della Costituzione…”.
Facciamo i nostri migliori auguri al Presidente Daniele, che è anche Difensore Specialista di Civicrazia, per questo nuovo mandato: siamo certi che saprà farsi carico dei problemi dei propri associati e che saprà combattere insieme a loro verso il necessario riconoscimento sociale dei loro diritti.
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