Primo sì alla legge per le donne, no alla violenza su di esse.
Per chi suonò la legge campana? Per le donne. Era il lontano 2005 quando la Campania, prima regione in assoluto, vinse la battaglia dotandosi di una normativa per combattere questi abusi. Oggi si vuole vincere la guerra ed il testo approvato all’unanimità in Commissione Politiche Sociali, sulla riga della normativa campana, continua su questo tono, facendo dell’assistenza la parola chiave: questa apre infatti le porte ad un futuro più rosa e va da quella più propriamente legale, ad una materiale e soprattutto psicologica.
La violenza si abbatte infatti con il sostegno alle donne, offrendo loro le basi per ricominciare, ovvero costruendo Centri anti-violenza e Case di accoglienza.
Si vuole anche estirpare il male alla radice, con un’attività sia preventiva, nel dispiegare campagne di sensibilizzazione e comunicazione sociale, sia rieducativa, per illuminare i carnefici e far sì che altre vittime non entrino in un tunnel oscuro. Una legge questa, che vuole finalmente leggere oltre le righe. Una legge, ispirata ai principi di Civicrazia, che risponde alla domanda: per chi suona la campana? Per ogni cittadino.
(Francesca Toncli)
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