Malasanità in Campania, ancora una denuncia dell’Associazione genitori bambini
prematuri Bruco Onlus: chiuso da giugno scorso il reparto di Ostetricia e
Ginecologia dell’ospedale SS Annunziata di Napoli, privando di fatto tutte le
donne della Campania e del centro sud, del terzo polo ospedaliero per
importanza (dopo il II policlinico e Villa Betania) in grado di effettuare
ricovero in utero in caso di minaccia di parto prematuro inferiore alle 27
settimane di gestazione. Civicrazia combatte da sempre la malasanità, anche
attraverso il Progetto de La Sovranità del Popolo.
E’ stato presentato un atto alla Camera lo scorso 20 Dicembre, per chiedere
chiarimenti alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, riguardo la chiusura,
motivata da un parziale crollo del solaio di una delle camere operatorie, la
Direzione Sanitaria sta strumentalizzando tale accaduto per evitare la
riapertura del reparto, poiché l’intenzione è quella di trasformare
l’Annunziata in un Poliambulatorio pediatrico.
Un lodevole progetto a discapito di un servizio già esistente e necessario la
cui mancanza può provocare in caso di nascita prematura esiti disastrosi fino
alla morte.
Ironia della sorte, proprio a Napoli due anni or sono venne presentato il
Manifesto dei Diritti del bambino prematuro per sensibilizzare la Sanità
Campana sul problema e che prevede come basilare la coesistenza della
Ginecologia e Ostetricia e di una TIN adeguatamente attrezzata per gestire
adeguatamente i parti prematuri, in notevole aumento in tutto il Paese.
Ora tutto ciò ritorna solo un manifesto fatto di parole e non di reale
servizio. Civicrazia auspica la rimessa in funzione di tale fondamentale
reparto. La dignità del nascituro e del bambino così come il diritto ad ogni
tipo di soccorso possibile non può venire meno.
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