Civicrazia, con le sue oltre 4000 associazioni, lancia un appello per il Cittadino Protagonista
1. Per il Difensore del Popolo a livello nazionale: Oggi in Italia non esiste un Difensore Civico Nazionale (operano solo difensori civici regionali, provinciali e metropolitani). Il Difensore Civico Nazionale è Istituto previsto in specifiche forme in tutti gli altri Paesi dell’Unione Europea. Dunque, constatato che gli auspici rivolti alle istituzioni non hanno finora prodotto il risultato di una legge nazionale; nelle more dell’apposita normativa, sollecitando l’immediata istituzione del Difensore Civico Nazionale, Civicrazia, in seno ad un suo Consiglio Nazionale, ha deliberato di assumere le funzioni di Difensore Civico Nazionale, agendo quale interventore ausiliario del Cittadino.
2. Per il codice deontologico dei pubblici amministratori: Civicrazia ha varato un codice deontologico per i pubblici amministratori e si sta battendo affinché diventi legge. Esso si basa sui seguenti principi che sono alla base del buon andamento e della imparzialità della Pubblica Amministrazione:
I) Principio della massima Trasparenza a garanzia della rapida individuazione dei sintomi di interferenze perniciose per i valori costituzionali di legalità.
II) Principio dell’Etica quale permanente motivazione di proficui comportamenti in termini di efficienza pubblica ed efficacia sociale evitando sempre possibili condotte egoistiche e perniciose. Il concetto è semplificabile nella frase: non è sufficiente evitare l’effettiva scorrettezza, ma bisogna in ogni momento evitare anche qualsiasi occasione di sospetta condotta scorretta e qualsiasi condotta che tale possa apparire. Quindi, il pubblico amministratore deve astenersi altresì da qualsiasi azione che crei l’apparenza di violare la legge o i criteri etici”.
III) Principio della chiarezza e organo di controllo: Al fine di rendere effettivo il Codice deontologico occorrono, così è stato previsto: – Chiara previsione dei comportamenti deontologicamente scorretti (tali comportamenti non possono, infatti, essere genericamente intesi, ma vanno evidentemente indicati – .Istituzione di un organo di vigilanza e di emanazione delle sanzioni. Ritenendo opportuno che tale organo sia collegiale ed agile, il Codice prevede un Giurì di tre membri, il cui procedimento di nomina garantisce massima trasparenza e indipendenza, rispetto agli stessi amministratori locali.
– Il Codice deontologico di Civicrazia per il pubblico amministratore tiene presente, oltre i codici deontologici professionali, oltre le analoghe esperienze straniere, oltre tutta la normativa vigente: la legge francese n.93-122 del 29 gennaio 1993 riguardante la prevenzione della corruzione e la trasparenza della vita economica e dei procedimenti pubblici; il documento approvato dalla Commissione parlamentare Antimafia nella seduta del 20 luglio 1993; i c.d. canoni FIAT approvati dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 12 maggio 1993. Il cittadino oggi invoca una consapevolezza che deve presto maturare anche nei pubblici amministratori. Non basta affermare, come il codice etico della multinazionale Whirpool, “che non esiste un modo giusto per fare una cosa sbagliata”. Per il pubblico amministratore non può esistere neppure un modo sbagliato per fare una cosa giusta.
3. Contro le burocrazie elefantiache e improduttive: La burocrazia improduttiva ed elefantiaca è la causa principale delle lacune nei servizi offerti nel Mezzogiorno: dai tempi mostruosi della giustizia (1.352 giorni al Sud per un processo civile di primo grado, ad esempio), alla lentezza dei processi burocratici, passando per gli asili nido fino ad arrivare al settore sanitario, che offre un esempio lampante del divario fra le diverse zone del paese.
4. Per nomine trasparenti e per merito in ogni Ente con preventivo deposito di curriculum preventivamente: La “meritocrazia” e la “trasparenza” sono alla base di Istituzioni più efficienti e più vicine alle esigenze del cittadino. A tal proposito, per evitare il più possibile favoritismi, clientelismi, corruzioni e parassitismi all’interno della Pubblica Amministrazione che ne penalizzano l’attività e rendono le Istituzioni più lontane dal Popolo Sovrano, il legislatore ha legiferato il D.LGS 33/2013 che all’Art. 14 stabilisce gli “obblighi di pubblicazione concernenti i componenti degli organi di indirizzo politico”.
In particolare l’Art. 14 – D.Lgs. 33/2013 stabilisce che “con riferimento ai titolari di incarichi politici, di carattere elettivo o comunque di esercizio di poteri di indirizzo politico, di livello statale, regionale e locale, le pubbliche amministrazioni pubblicano con riferimento a tutti i propri componenti i seguenti documenti ed informazioni: a) l’atto di nomina o di proclamazione con l’indicazione della durata dell’incarico o del mandato elettivo; b) il curriculum; c) compensi di qualsiasi natura connessi all’assunzione della carica; gli importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici; d) i dati relativi all’assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, ed i relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti; e) gli altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e l’indicazione dei compensi spettanti; f) le dichiarazioni di cui all’art. 2 della legge 5 luglio 1982, n.441, nonché le attestazioni e dichiarazioni di cui agli articoli 3 e 4 della medesima legge, come modificata dal presente decreto, limitatamente al soggetto, al coniuge non separato e ai parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano. Viene in ogni caso data evidenza al mancato consenso”. Purtroppo, questi principi legislativi non vengono sempre rispettati dalle Pubbliche Amministrazioni che spesso trovano degli escamotage per aggirare la norma. Solitamente in presenza di un falsificatore di curriculum o di false referenze o documentazioni c’è un funzionario e/o politico compiacente, negligente o raccomandante e questo e uno dei motivi alla base della paralisi di uffici pubblici e/o delle attività di figure stabilite dagli Statuti degli Enti stessi, coma ad esempio dei Difensori Civici. Noi chiediamo, ad esempio che il curriculum venga pubblicizzato prima della nomina, per poter presentare memorie e osservazioni preventive. A tal proposito, sicuramente fa rumore anche a livello nazionale il caso della nomina del Difensore Civico Regionale della Campania, un politico, che, non eletto alle elezioni regionali del 2010, viene nominato con false dichiarazioni, e poi rinominato in barba alle sentenze di Tar e Consiglio di Stato che hanno cancellato la sua nomina. Un caso che sta interessando anche la magistratura penale e su cui non si riesce ancora a fare del tutto chiarezza, soprattutto per chi si sente defraudato da questo discutibile atto della Pubblica Amministrazione. Se i curriculum fossero stati pubblicizzati prima della nomina con la massima trasparenza, queste problematiche non ci sarebbero state.
5. Per affrontare a fondo, a fianco di studenti e docenti, uniti il tema Scuola per un futuro civicratico: È fondamentale per Civicrazia l’educazione civica del cittadino, la sua presa di coscienza individuale dei problemi che ci sono nella società attuale, soffocata da una dittatura cloroformizzante che annichilisce il libero pensiero e la libera azione civica. È necessario che questa rivoluzione interna parta dai più giovani che saranno il futuro dell’umanità e che sono chiamati ad essere la forza propulsiva della “svolta” civicratica, perciò devono essere educati ad essere veramente Popolo Sovrano e a vivere in sodalità. Sono proprio i ragazzi delle scuole le “gemme” della “Primavera Civicratica” che sbocciando porteranno la trasformazione delle Istituzioni da mero apparato burocratico a corpo civicratico al servizio del cittadino. È il fine di Civicrazia quello di tutelare l’istruzione in Italia, affinché non siano tagliati i fondi della scuola pubblica, affinché sia offerta una formazione al giovane cittadino in grado di permettere lo sviluppo pieno della sua personalità e delle sue attitudini, appianando le divergenze economiche, sociali, culturali, religiose e razziali, come sancito dalla Costituzione. Pertanto, Civicrazia promuove una serie di seminari all’interno delle scuole e nelle università in collaborazione con il corpo docente. Organizza sondaggi studenteschi per sensibilizzare lo studente su particolari tematiche e conoscere la sua opinione e sviluppa attività di alta formazione.
6. Ogni Ente deve misurare dati oggettivi sui temi dell’ambiente, della distribuzione di ricchezza, della cultura e dell’assistenza sanitaria locale.
Basta con demagogia e falsità dei politicanti!
Vogliamo sapere la verità!
I Civicratici
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