Giu 28, 2016 | Notizie | 0 commenti

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LA GESTIONE DELLA PESCA

La gestione della pesca di nonno Diego

La gestione della pesca in gran parte del territorio provinciale nel Trentino è data in “concessione”, per legge, a Società o cosiddette Associazioni “territoriali” di pescatori, dilettanti o sportivi, alle quali è riconosciuto lo status di “Associazioni di Promozione Sociale”, alle quali però non è permessa l’adesione ad altre Associazioni, extra provinciali o nazionali.

Probabilmente, lo scopo è quello di mantenere  la gestione della pesca sportiva, in ambito strettamente provinciale!

Ho scoperto, quasi casualmente ed a mie spese, che, almeno per quanto riguarda quella che ritenevo la mia Associazione di riferimento, la Associazione Pescatori Sportivi in Comprensorio 6 di Cles in “Val di NON”,( ma penso sia prassi comune), da almeno trent’anni, si diventa soci, o almeno, si è ritenuti tali , “D’UFFICIO”, col semplice acquisto di un “permesso di pesca”! Non occorre l’indispensabile “richiesta di iscrizione”, la altrettanto indispensabile “delibera” da parte del Consiglio Direttivo che accetta e verbalizza l’accettazione o reiezione dell’aspirante SOCIO, con la eventuale comunicazione. Nulla di nulla.

Il Pescatore acquista il “permesso” e diventa, che lo voglia o meno, immediatamente SOCIO di una ASSOCIAZIONE di PROMOZIONE SOCIALE. Con un Presidente, un Consiglio Direttivo, Segretario, Cassiere ecc. ecc. non solo non avendolo mai chiesto, ma addirittura, a volte, senza nemmeno saperlo!

Non esiste un “tesseramento”, un documento qualsiasi, diverso fra SOCI e non SOCI, in quanto, se acquisti un permesso, sei comunque considerato SOCIO a tutti gli effetti.

Questa prassi causa l’impossibilità di gestire correttamente l’Associazione, il libro Soci, l’applicazione delle norme del “Regolamento disciplinare”, notoriamente applicabili solo ai SOCI, (a patto che siano regolarmente iscritti e registrati come tali), la vera titolarità e valore delle elezioni, le nomine degli Organismi dirigenti  e la normale gestione della cosiddetta Associazione, da parte di membri degli Organismi dirigenti che essi stessi non sono nemmeno SOCI VERI con tutto quanto ne consegue!

Tutto questo, sembra portare a pensare che tutta questa strana struttura, e di conseguenza, almeno una delle realtà collegate, nulla abbia a che vedere con il LIBERO ASSOCIAZIONISMO, e ANCORA MENO CON il SOCIALE!

 Non ultimo, il possibile “problema” della gestione anche fiscale di tutta la questione. Il denaro incassato con la vendita di più di cinquecento permessi “stagionali”, più quello delle migliaia di “Permessi Giornalieri”, è un “contributo” per “servizi prestati ai soci”, (esentasse) o semplice vendita di permessi, (e quindi, tassata come tale)? Nel primo caso, (cioè “servizi ai soci”), forse qualcuno, all’Agenzia delle Entrate, potrebbe avere qualcosa da osservare, in assenza della documentazione che certifichi la presenza dei soci stessi!

 Nel secondo invece, (qualora le tasse siano sempre state regolarmente versate), qualcosa da dire, dovrebbero averlo i cosiddetti Soci, in quanto avrebbero dovuto pagare, per decenni, circa un 17% di “tasse” non dovute, se si trattasse di vero “servizio ai SOCI”!

Con ventisei anni di “Permessi Stagionali” alle spalle, senza una contravvenzione e nemmeno una qualsiasi “discussione di nessun genere” con il personale di vigilanza o membri della Direzione, circa due anni fa, a seguito di ripetute chiacchierate e discussioni con amici pescatori, mi sono letto, per bene e con attenzione, il “Regolamento Disciplinare” del 2014 che prescriveva, a carico dei Soci, in caso sin della più modesta infrazione contestata, un periodo di  “sospensione da SOCIO” e l’immediato sequestro del Permesso di Pesca, da parte dell’Agente contestatore della possibile violazione!

Mi sono apparse chiare tre assurdità.

La prima era l’evidente impossibilità di poter “SOSPENDERE un SOCIO dall’Associazione” con una procedura anomale anche per presunte minime infrazioni. La seconda che v’era un trattamento gravemente peggiorativo, riservato al Socio, rispetto ad un pescatore ospite qualsiasi, il quale, non essendo SOCIO, evidentemente non poteva essere SOSPESO! La terza assurdità  è dare a una guardia giurata il potere di  “ritirare” o “sequestrare” un documento!

Ho, dapprima, fatto presente inutilmente questi problemi all’Presidente dell’Associazione senza ricevere risposta, ho chiesto anche copia o almeno il permesso di visionare tutta la documentazione a mio nome, obbligatoriamente archiviata! La risposta, a voce, è stata che “Loro potevano solo dichiarare che io, l’anno precedente, avevo acquistato un permesso stagionale di pesca e tutto il resto, anche qualora esistesse, era comunque soggetto alla privacy e quindi, niente!

Rivoltomi a questo punto all’UFFICIO FAUNISTICO della Provincia, mi veniva risposto che in effetti I loro agenti non avrebbero comunque mai, in nessun caso “sequestrato” permessi di pesca, in quanto la legge provinciale non lo prevede! Riguardo tutto il resto, mi comunicavano che se avevo voluto farmi socio per risparmiare sulla spesa, dovevo accettare qualsiasi decisione e regolamento, oppure fare le mie Battaglie dall’interno! Corretto se fossi stato un SOCIO, ma un socio, io non sono, non avendone mai fatto richiesta e quindi non essendo nemmeno mai stato accettato formalmente!

Da cittadino e non da socio, sono state del tutto inutili anche le mie successive e reiterate richieste di chiarimenti e spiegazioni, da me inviate a vari Assessori Provinciali, a Responsabili dei Dipartimenti per gli Affari Sociali e Foreste e Fauna, vari Capi Ufficio, Difensore civico ecc. ecc., per più di un anno e mezzo!

Unico risultato, a febbraio di quest’anno sono stato formalmente ESPULSO dall’ Associazione Pescatori Sportivi di Cles, con effetto immediato (cioè ESPULSO, con effetto immediato da qualcosa di cui non avevo mai fatto parte), dichiarato INDESIDERABILE anche per il futuro e inibito dall’acquisto di permessi stagionali, in quanto, per abitudine pluriennale, non prevedendo nemmeno la possibile esistenza di pescatori “NON SOCI” . Il Regolamento 2016, come gli altri trenta precedenti, non ne stabilisce nemmeno la possibilità o il prezzo!

La motivazione ufficiale è quella che io, con il mio Blog, dove continuo ad esprimere mie personali opinioni ed a chiedere chiarimenti e spiegazioni ed il rispetto di Leggi e Norme, avrei  gravemente danneggiato l’Immagine “Esterna” dell’Associazione!

Non disponibile a cedere, ho segnalato il fatto a tantissimi soggetti ma solo CIVICRAZIA si è mossa immediatamente per cercare di darmi una mano a trovare spiegazioni e chiarimenti, con molta energia e decisione!

Ora comunque, sono ancora qui, a casa, a sessantanove anni, con una stagione e mezza di pesca perse, in attesa di qualcuno che abbia la voglia di dire o fare ufficialmente qualcosa, o almeno chiarire i miei dubbi, in modo specifico sui miei problemi e magari anche sulla correttezza di gestione del settore e dei rapporti con i cittadini, da parte delle Autorità costituite!

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