Nov 15, 2016 | Notizie | 0 commenti

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REFERENDUM COSTITUZIONALE: SI O NO

Referendum costituzionale: si o no


Vi è un gran movimento per il referendum costituzionale del 4 dicembre prossimo ed ogni schieramento politico cerca di convincere gli elettori della bontà delle proprie deduzioni, riflessioni.

C’è chi proclama che perdere la possibilità ad una modifica sostanziale della costituzione significa perdere la possibilità di una svolta, chi invece afferma che votare per la riforma significa dare l’Italia in mano ad un despota.

Al di là delle sensazioni personali, il punto di vista e abbandonando la speranza di quanto ci si auspicherebbe accadesse, posso dire a gran voce che la Svolta è solo una.

Sì la Svolta è tutta contenuta nel libro la “Svolta” dell’ Avv. Fortunato Giuseppe Presidente di Civicrazia, che ha individuato le leggi essenziali per cui si possa avere una svolta definitiva del popolo italiano.

Non servono le modifiche costituzionali, né l’ingolfamento di leggi, e decreti legge, che vengono insinuate nel nostro sistema con la falsa prospettiva che esse servano ad uso e consumo di pochi solo o per accontentare un particolare movimento, serve solo che il cittadino prende in mano la sua vita, persegua gli obiettivi del proprio io e diventi un interventore , piuttosto che aspettare chino che qualcosa si modifichi.

Calamandrei il giorno dopo la redazione della costituzione disse: “da oggi siamo liberi”

La libertà consisteva nell’avere una base legislativa dalla quale si sarebbero poi diramate tutte le legge primarie e secondarie e nessuna doveva essere configgente con la Costituzione.

Erano stati scritti per la prima volta alla parte prima della Costituzione i diritti e i doveri del cittadino dall’ art. 13 all’art. 54, che sono ancora i capisaldi della vita di ogni cittadino.

Il diritto al lavoro, l’equiparazione tra lavoro femminile e lavoro maschile ed il riconoscimento all’ art. 37 Cost. che “le condizioni di lavoro della donna le devono consentire l’adempimento alla sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione”

Lasciando, come detto prima ad ognuno la propria posizione politica, al posto di angosciarsi su come votare, riprendiamo gli obbiettivi della vita singola di ognuno e capiamo che da cittadino elettore bisogna diventare cittadino protagonista.

Questo è il momento della Svolta, una rivoluzione pacifica fatta di intenti e di presa di coscienza sul proprio io, basta essere ostaggi delle induzioni esterne di un SI o di un NO, che comunque non ci cambiano la vita.

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