I due operai precipitati questa mattina, 9 ottobre, all’interno di una cisterna della diga Furore di Naro, in provincia di Agrigento, sono morti. I vigili del fuoco, calatisi nel serbatoio con delle corde, li hanno individuati e hanno recuperato i corpi. Un medico è, inoltre, sceso mediante una scala e ne ha constatato il decesso. Si tratta di Francesco Gallo, 61enne di Naro, e Gaetano Cammilleri, 55enne di Favara (Agrigento), che stavano effettuando lavori di riparazione agli impianti idrici della diga. Secondo le prime ricostruzioni, la catena che reggeva il cestello su cui stavano lavorando i due si sarebbe spezzata, facendoli precipitare all’interno della cisterna da un’altezza di oltre 30 m. La Procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta sulla vicenda. Per ora l’accusa, contro ignoti, è di duplice omicidio colposo con violazione delle norme antinfortunistiche. Sono giunti sul posto anche gli uomini dell’Ispettorato del Lavoro e dell’Asp, l’azienda sanitaria. È impensabile morire di lavoro nel 2017! Noi di Unione Civicratica, da sempre dalla parte della giustizia in favore degli oppressi, non potevamo non riportarvi una situazione come questa. Saremo qui pronti a raccontarvi ogni sviluppo al fine di far emergere la verità.
DIRITTO DI DIFESA E TUTELA DELLE VITTIME DEI REATI “VIOLENTI”
Non è vero che le vittime di reati “ violenti “ hanno sempre diritto al patrocinio a spese dello Stato. COSA PREVEDE LA LEGGE L’art. 76 comma 4 ter del DPR 30 maggio 2002 n. 115 , modificato dalla legge n. 38 del 2009, prevede che le persone offese dei reati...
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