Feb 3, 2018 | Notizie | 0 commenti

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LA SALUTE DEI CITTADINI, LA SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE. DIESEL: LO SCANDALO DEI TEST

Dopo qualche giorno con titoli cubitali  sui media nazionali e una pioggia di dichiarazioni di presa di distanza delle grandi aziende coinvolte e dei politici, lo scandalo dei test sulle scimmie e sugli esseri umani, è praticamente passato in seconda linea e quasi non se ne parla più. Lo scandalo rischia o meglio avrebbe rischiato di travolgere la più potente industria tedesca, quella dell’automobile, colpita negli ultimi anni da una serie si accadimenti di scorrettezza industriale da lasciare stupefatti. Wolkswagen, Daimler e altre finanziavano un comitato scientifico, l’EUGT che ha commissionato i test sul biossido d’azoto, condotti su scimmie e su esseri umani. Secondo gli scienziati d’oltralpe, contrariamente a quanto sancito dall’OMS, il biossido d’azoto non è né cancerogeno né tossico.  Sui test e sulle conclusioni dell’EUGT, come già detto, ci sono state reazioni  di stupore sia della Merkel che delle citate industrie. Non dobbiamo farci incantare e non dobbiamo dimenticare che  quando è in ballo la difesa delle più importanti imprese tedesche, la Merkel sfodera gli artigli, come accadde negli anni in cui si dovevano fissare a livello europeo i limiti per il CO2, opponendosi a qualsiasi decisione che avrebbe potuto nuocere al mercato delle auto di grande cilindrata tedesche. In maniera cinica e senza attenzione della salute pubblica, si vuole far passare il messaggio del Diesel pulito (clean diesel) e delle pseudo tecnologie verdi.
Ora che la questione è venuta alla luce, è necessario che si alzi forte la voce e la protesta dei Cittadini Civicratici e delle Istituzioni Civicratiche a tutti i livelli, dall’International Ombudsman Counter al Difensore Civico Internazionale, ai Difensori Civici Nazionali,  perché chiaramente non è un problema solo della Germania ma che riguarda tutti i cittadini d’Europa e del mondo, la cui salute, già a rischio per tanti altri fattori ambientali negativi, deve essere al massimo tutelata.
Ma c’è un altro aspetto della vicenda ancor più scandaloso, che è quello dell’utilizzazione di esseri umani nella sperimentazione scientifica ad alto rischio. In Italia per esempio, secondo dati dichiarati pubblicamente, coloro che si candidano per fare da cavie sono persone non in buona salute o disoccupate o che hanno bisogno di soldi: “si chiamano volontari ma in realtà sono bisognosi”. Questa è una forma di sfruttamento, come al solito, di chi è più debole ed indifeso. Una brutta “storia” questa, in tutti i suoi aspetti pratici ed etici, sulla quale deve essere fatta piena chiarezza  a tutela della salute del cittadino, dell’ambiente e per il rispetto e la dignità dell’essere umano.

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