Mar 24, 2018 | Notizie | 0 commenti

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GIUSTIZIA PER I BAMBINI TRAPIANTATI

Altro dramma sul fronte dei servizi sanitari, che si consuma a danno della gente e soprattutto della gente che soffre. Il reparto di Cardiologia e Terapia intensiva pediatrica dell’ospedale Monaldi di Napoli ha chiuso i battenti, privando, così, la Campania, già in grave emergenza sanitaria, e tutto il Meridione, di un centro di eccellenza. A seguito di una delibera del gennaio del 2017, i bambini vengono ricoverati con gli adulti, dopo lo smantellamento del reparto, sembrerebbe a causa di lotte interne tra dirigenti sanitari, mentre la Regione sta a guardare.  Si è cominciato con lo spostare due cardiochirurghi pediatrici, esperti in interventi pediatrici, in altri reparti, privando i bambini di un’assistenza adeguata e soprattutto della vita. Risale al 2014 l’ultimo intervento di trapianto su un bambino, ultimo sopravvissuto. La madre di questo bambino, che ora ha 16 anni, Dafne Palmieri, che è la presidentessa del civicratico Comitato dei genitori dei bambini trapiantati, è addirittura salita sul tetto dell’ospedale, urlando il proprio dolore e chiedendo di essere ascoltata dal Governatore della Regione Campania De Luca e dal Presidente Mattarella. L’appello è stato rinnovato anche dagli altri genitori che hanno manifestato, bloccando l’ingresso dell’ospedale. Nulla di decisivo è seguito, soltanto promesse non mantenute. I genitori chiedono chiarezza sui protocolli di cura, specialisti dedicati, assistenza idonea per i bambini che, stipati in reparti di adulti, sono maggiormente  esposti ad infezioni, e per le famiglie già provate. Ora la Regione Campania ha annunciato un tavolo tecnico per risolvere la questione. Intanto, continua l’esodo fuori Regione dei bambini bisognosi dei trapianti, insieme alle loro famiglie. “Questa è la sanità gestita come bancomat della politica . denuncia Rosario Stornaiuolo, presidente di Federconsumatori  Campania- mentre le mamme chiedono che a gestire i trapianti arrivino persone competenti e non clientelari”.G

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