PREMIO “LETTERATURA”
poesia, narrativa, saggistica
Il Premio si articola in quindici sezioni:
I. Poesia singola inedita;
II. Poesia edita in rivista;
III. Raccolta edita di poesia;
IV. Raccolta edita di poesia ‘opera prima’;
V. Raccolta inedita di poesia;
VI. Racconto inedito;
VII. Racconto edito in rivista;
VIII. Raccolta inedita di racconti;
IX. Raccolta edita di racconti.
X. Romanzo edito;
XI. Romanzo inedito;
XII. Articolo edito;
XIII. Articolo inedito;
XIV. Saggio edito;
XV. Saggio inedito.
La partecipazione È APERTA AI SOLI SOCI DELL’ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA DI NAPOLI:
è dunque indispensabile, per chi non è socio, diventarlo, tramite un versamento di € 40 [`socio
sostenitore’] o € 50 [`socio benemerito’] sul conto corrente postale e bancario n. 22663801
(IBAN: IT52E0760103400000022663801) intestato all’Istituto: si partecipa inviando, entro e
non oltre il 31 agosto 2018, tre copie dei testi proposti (che possono essere uno o più), completi
di firma, recapito postale, indirizzo elettronico e numero di telefono, al seguente indirizzo:
Istituto Italiano di Cultura di Napoli
Premio “Letteratura”
via Bernardo Cavallino, 89 (“la Cittadella”)
80131 Napoli (Italia)
Per le Sezioni II, VII, X e XII la Giuria è composta da tutti i lettori di “Nuove Lettere”, che sono
invitati ad esprimere alla Redazione, entro e non oltre il 31 agosto 2018, la loro preferenza relativa,
rispettivamente, ad una poesia, ad un racconto e ad un romanzo in lingua italiana apparsi in
una rivista italiana o straniera o editi nel corso del 2016 e 2017.
La Giuria è composta dai redattori di “Nuove Lettere”: Steven Carter, Constantin Frosin,
Antonio Illiano, Roberto Pasanisi (Presidente), Mario Susko, Násos Vaghenás.
La poesia vincitrice della I sezione verrà pubblicata in “Nuove Lettere” e l’autore potrà
proporre per la pubblicazione una sua raccolta di versi nella collana di poesia dell’Istituto
Italiano di Cultura di Napoli. Tutte le opere inedite vincitrici potranno essere pubblicate nelle
Edizioni dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli (ICI Edizioni). Gli autori vincitori con
un’opera edita o con un testo inedito ma non sufficiente per dimensione a costituire un libro
potranno proporre un’opera inedita per la pubblicazione nelle Edizioni dell’Istituto Italiano
di Cultura di Napoli (ICI Edizioni). Tutti i testi vincitori saranno pubblicati in “Nuove Lettere
Elettroniche” (NLE). Tutte le opere vincitrici avranno diritto a fregiarsi della fascetta Premio
“Letteratura”.
La Giuria si riserva il diritto di premiare, a suo giudizio, testi ed opere che non siano
di soci dell’Istituto.
L’esito finale del Premio, il luogo e la data della premiazione verranno comunicati nel prossimo
numero di “Nuove Lettere”.
Italiano di Cultura di Napoli
I C I
via Bernardo Cavallino, 89 (“la Cittadella”); 80131 Napoli (Italia) –
tel. 081 / 546 16 62 – fax 081 / 220 30 22 – tel. mobile 339 / 285 82 43 –
URL www.istitalianodicultura.org – posta elettronica ici@istitalianodicultura.org” data-mce-href=”mailto:ici@istitalianodicultura.org“>ici@istitalianodicultura.org
L’Istituto Italiano di Cultura di Napoli (ICI) esiste dal gennaio del ‘90 ed è attualmente
diretto da Roberto Pasanisi. Sin dall’inizio, in tempi non ancóra sospetti, l’Istituto ha concepito
la cultura nel suo senso più ampio, vivificata cioè da profonde implicazioni civili e sociali: ha
denunciato, nell’àmbito del programma del suo anno accademico ed attraverso la sua rivista
“Nuove Lettere”, la corruzione e l’inefficienza del sistema, il malaffare e la collusione fra politici,
mafiosi e camorristi, la gestione clientelare del potere; rimarcando, nel contempo, la necessità
imprescindibile d’un ritorno alla legalità e ad una vita politica e sociale fondata sui sacri valori
dell’etica, della cultura e della giustizia. In effetti, una delle cause di quello che è successo e
sta succedendo risiede certo nell’abisso che si è progressivamente scavato fra cultura (intesa
nella sua accezione più ampia, e quindi anche etica) e politica: così la politica è divenuta una
pura tecnica, e di lì il passo a farne il più bieco degli affari non poteva essere che breve. La
battaglia per la politica del futuro si giocherà — dovrà giocarsi — sulla cultura. L’Istituto, nel
corso della sua attività, ha assunto sempre di più, accanto a quella primaria (letteraria e culturale),
una funzione civile, di luogo di dibattito e di aggregazione di quella che oggiAggiungi un
appuntamento per oggi viene chiamata la ‘società civile’; di laboratorio politico, nel senso
etimologico del termine (idest come ‘scienza del cittadino’), ma sempre super partes
(anzi: contra partes). In effetti, l’Istituto opera, diversamente da altre pur prestigiose strutture
cittadine, non dall’alto, ma in diretto contatto con la città, con la gente, cercando di dare una
risposta, dal punto di vista culturale, alle loro esigenze ed al loro bisogno di punti di riferimento
civili e sociali. A tale scopo, esso si pone da un punto di vista di reciproca e proficua collaborazione
con le altre associazioni ed enti culturali e sociali. L’Istituto, improntato ai criterî di un’autentica
ed incondizionata democrazia e vicino, sul piano ideologico, alla Scuola filosofica di Francoforte
(Adorno, Marcuse, Löwenthal, Fromm, Horkheimer), è caratterizzato dalla più grande ed
indiscriminata apertura, al di là e al di fuori di ogni barriera ideologica, tranne due: quelle
dell’onestà — intellettuale e morale — e della buona volontà.
L’Istituto Italiano di Cultura di Napoli (ICI) pubblica la rivista internazionale
di poesia e letteratura “Nuove Lettere”, la sua versione telematica “Nuove
Lettere Elettroniche” (NLE) e, nell’àmbito delle ICI Edizioni, cinque collane
editoriali, sia cartacee che elettroniche (di poesia, di narrativa e di saggistica);
organizza il Premio “Letteratura” poesia, narrativa, saggistica ed un Corso di
formazione in Scrittura Creativa, in sede (CSC) ed A Distanza (LESC). Comprende
tre settori: il CISAT (Centro Italiano Studî Arte-Terapia), che svolge attività di
psicoterapia, di ricerca, di didattica e di Formazione nel campo dell’Arte-Terapia
e della psicologia in genere, anche A Distanza (FAD), ed organizza annualmente
un Convegno interdisciplinare; il Libero Istituto Universitario Per Stranieri “Francesco
De Sanctis” (LIUPS), con Corsi anche A Distanza (LIUPS-AD); e la Scuola di Politica
“Guido Dorso”, che pubblica la rivista telematica “Politiké”. L’ICI, talvolta in
collaborazione con altri enti culturali, organizza per tutto il corso dell’anno,
nell’àmbito del proprio anno accademico, una continuativa ed altamente
qualitativa attività culturale, esplicantesi in una serie di convegni, conferenze,
incontri, lezioni, presentazioni e tavole rotonde, su tematiche culturali e politologiche.
Il Comitato scientifico dell’Istituto è composto da: Steven Carter (docente di Lingua e
letteratura inglese all’Università della California, Bakersfield), Constantin Frosin (docente
di Lingua e Letteratura francese all’ Università “Danubius” di Galati; scrittore), Antonio
Illiano (professore emerito di Lingua e Letteratura italiana alla University of North Carolina
at Chapel Hill), Roberto Pasanisi (direttore dei dipartimenti e docente, Polo Universitario
“Principe di Napoli”, Trapani; direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli e di “Nuove
Lettere”; scrittore; psicologo clinico), Vittorio Pellegrino (già presidente dell’Ente Provinciale
per il Turismo di Napoli; neuropsichiatra, già Direttore del Servizio d’Igiene Mentale e docente
all’Università di Napoli “Federico II”), Mario Susko (già ordinario all’Università di Sarajevo;
docente di Letteratura americana alla State University of New York, Nassau; scrittore) e Násos
Vaghenás (docente di Teoria e critica letteraria all’Università di Atene; scrittore). Ne hanno fatto
parte dall’inizio fino alla prematura scomparsa gli scrittori Dario Bellezza, Franco Fortini
(già ordinario di Storia della critica all’Università di Siena), Giorgio Saviane e Nguyen Van Hoan
(docente di Letteratura italiana e di Letteratura vietnamita all’Università di Hanoi).
I cittadini onesti e di buona volontà sono invitati a mettersi in contatto con l’Istituto.
“Nuove Lettere”
rivista internazionale di poesia e letteratura
con il Patrocinio della Presidenza della Provincia di Napoli
Direttore: Roberto Pasanisi
(Direttore dei dipartimenti, Polo Universitario “Principe di Napoli”; Direttore, Istituto Italiano di Cultura
di Napoli; scrittore; psicologo clinico)
Direttore responsabile: Vittorio Lucariello (Direttore, Spazio Libero Teatro di Napoli)
Redazione: [Dario Bellezza (scrittore)], [Franco Fortini (già professore ordinario, Storia della critica,
Università di Siena; scrittore)], Steven Carter (Lingua e letteratura inglese, Università della
California, Bakersfield), Constantin Frosin (Lingua e Letteratura Francese, Università “Danubius”,
Galati; scrittore), Antonio Illiano (Lingua e Letteratura italiana, University of North Carolina,
Chapel Hill), R. Pasanisi, [Giorgio Saviane (scrittore)], Mario Susko (già Università di Sarajevo;
Letteratura americana, State University of New York, Nassau; scrittore), Násos Vaghenás
(Teoria e critica letteraria, Università di Atene; scrittore), Nguyen Van Hoan (Letteratura italiana
e Letteratura vietnamita, Università di Hanoi)
“Nuove Lettere”, edita dall’Istituto Italiano di Cultura di Napoli, intende costituire una sorta di
trait d’union fra le ‘riviste accademiche’ e le ‘riviste militanti’, tra le quali vige, com’è noto,
una troppo rigida separazione. “Nuove Lettere” comprende cinque sezioni: Poesia, Narrativa, Saggistica,
Recensioni e Notizie.
Nel n. 12 un Editoriale di Roberto Pasanisi, «Come polli d’allevamento». Repressione
e barbarie in Italia: «spirito della televisione» e «nuovo fascismo»; poesie di Josif
Aleksandrovic Brodskij, Diego Granados Jeménez, Mario Lucchesi, Zvonimir Mrkonjic,
José Luis Reina Palazón, Mario Susko; racconti di Giuseppe O. Longo, Questo lo
facciamo dire a Postuma; Roberto Pasanisi, Gli angeli dell’ufficio; saggi di Fares A
ljaramneh, La poesia di Mansur fra amore e diaspora; Steven Carter, Democracy
and Doublethink; Giuseppe O. Longo, Tecnologia e mutamento culturale; recensioni e notizie.
Nel n. 13 un Editoriale di Roberto Pasanisi, Il deserto avanza; poesie di Giorgio
Barberi Squarotti; Ioan Dumitru Denciu; Renato Minore; Roberto Pasanisi; Cesare
Maria Domenico Ranieri; Halina Poswiatowska; racconti di Enrico Bagnato,
Il signor Ieshùa; Gianni Bartocci, Il San martino di Giotto; saggi di Steven Carter,
The two infinities; Alessandro Lattanzio, Il corpo conoscitivo. Riflessioni sul modernismo
del romanzo Corporale di Paolo Volponi; Fabio Moliterni, Visioni dantesche
nella poesia italiana del secondoNovecento; recensioni e notizie.
“Nuove Lettere”, stampata attualmente in un’alta tiratura distribuita in tutto il mondo,
viene ricevuta esclusivamente dai soci dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli; la ‘quota associativa’
da sottoscrivere per aderire all’Istituto è una delle seguenti:
‘socio ordinario’: € 30 all’anno
‘socio sostenitore’: € 40 all’anno
‘socio benemerito’: € 50 all’anno
Ciascuna quota associativa consente di ricevere tutti i numeri della rivista ed un libro;
il ‘socio sostenitore’ riceve inoltre due libri e gli opuscoli ed i dépliant illustrativi e informativi
stampati dall’Istituto e può partecipare al Premio “Nuove Lettere”; il ‘socio benemerito’ riceve
anche tutte le pubblicazioni edite dall’Istituto (libri, riviste, ecc.) e può partecipare attivamente
alle attività da esso promosse.
La quota associativa va sottoscritta tramite un versamento sul
conto corrente postale n. 22663801 intestato a:
Istituto Italiano di Cultura; via Bernardo Cavallino, 89; 80131 Napoli (Italia)
Comunicato stampa ICI
“Nuove Lettere”
con il Patrocinio della Presidenza della Provincia di Napoli
È uscita a Napoli nel giugno del ‘90, fondata da Roberto Pasanisi con la collaborazione d’un
suo allievo, una nuova rivista internazionale di poesia e letteratura, “Nuove Lettere”, patrocinata
dalla Presidenza della Provincia di Napoli ed edita dall’Istituto Italiano di Cultura di Napoli.
La prestigiosa Redazione è composta da Roberto Pasanisi, che ne è anche il Direttore,
da Steven Carter, da Constantin Frosin, da Antonio Illiano, da Mario Susko, da Násos
Vaghenás e da Nguyen Van Hoan; il Direttore responsabile è Vittorio Lucariello; la
Segreteria è coordinata da Ernesto L’Arab. Ne hanno fatto parte dall’inizio fino alla
prematura scomparsa Dario Bellezza, Franco Fortini e Giorgio Saviane.
“Nuove Lettere”, stampata in un’alta tiratura distribuita in tutto il mondo, è in costante
crescita e si è ormai affermata come una delle riviste più prestigiose del suo specifico settore.
Essa, divisa in cinque sezioni (Poesia, Narrativa, Saggistica, Recensioni e Notizie),
nasce per colmare un vuoto: attestandosi intrepida sull’’area di confine’ fra ‘cultura
accademica’ e ‘cultura degli artisti’, mira a costituire una sorta di trait d’union fra
‘riviste accademiche’ e ‘riviste militanti’, tra le quali esiste, com’è noto, una troppo
rigida separazione. “Nuove Lettere” si richiama programmaticamente, attraverso
il suo nome, alla celebre rivista ellenica “Tà néa grámmata”, che segnò, non molti
anni addietro, il rinnovamento e la rinascita della letteratura neo-greca del Novecento,
lanciando alcuni fra i maggiori poeti ellenici del secolo. Essa intende infatti dare spazio,
accanto a nomi ormai istituzionalizzati del panorama letterario europeo, anche a nuovi
scrittori che, pur dotati di sicuro talento, risultino ancóra ignoti, o per la giovane età o
perché al di fuori dell’establishment culturale.
Se da una parte le Università, divenute puri luoghi di potere burocratico e politico, sono
andate progressivamente smarrendo il loro ruolo istituzionale di fulcro dell’elaborazione
culturale e della riflessione sull’arte; se dall’altra gli ‘intellettuali militanti’ si sono lasciati
colpevolmente addomesticare dal potere all’ombra rassicurante del Grande Fratello
mediologico, “Nuove Lettere” — convinta della funzione salvifica dell’arte, autentica
‘ultima spiaggia’ dell’umanità — non intende assolutamente dimenticare la pasoliniana
funzione di critica al sistema ed alle sue istituzioni (specialmente se questo è, come
il nostro, fatiscente e corrotto): la Weltanschauung della rivista è dunque vicina, dal
punto di vista filosofico, a quella della Scuola di Francoforte.
“Nuove Lettere”, dunque, unica rivista nel suo genere, nasce, non a caso, a Napoli:
no man’s land dove, nella tragica compresenza di Eden e Inferno, si fa sempre
più drammatica la frattura fra intelligencija e ‘gente comune’, mentre nella quotidiana
guerra di trincea per la ‘qualità della vita’ sporcizia, disservizî e criminalità (nelle sue
più svariate forme) conquistano di giorno in giorno nuovo terreno, nella totale assenza delle istituzioni.
“Nuove Lettere” è stata presentata il 14 marzo 1991 al Circolo della Stampa di Napoli,
a cura dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, da Giorgio Barberi Squarotti,
Alberto Mario Moriconi e Roberto Pasanisi.
Edizioni dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli ICI Edizioni
“Nuove Lettere”
rivista internazionale di poesia e letteratura
L’Istituto Italiano di Cultura di Napoli, in collaborazione con la rivista internazionale di
poesia e letteratura “Nuove Lettere”, pubblica cinque collane editoriali: due di poesia
(entrambe dirette da Roberto Pasanisi: una intitolata Lo specchio oscuro, l’altra —
di plaquette — intitolata Nugae), due di narrativa (una già diretta da Giorgio
Saviane e intitolata La bellezza; l’altra — di plaquette — diretta da Roberto
Pasanisi e intitolata Gli angeli) ed una di saggistica letteraria (già diretta da
Franco Fortini ed intitolata Lettere Italiane). Le ICI Edizioni Elettroniche pubblicano
tre collane di libri elettronici: una di poesia (Adriana), una di narrativa (La Cittadella)
e una di saggistica (Neapolis).
I testi, in qualunque lingua, proposti per la pubblicazione dovranno essere inviati,
chiaramente dattiloscritti, in due copie ed accompagnàti da una dettagliata nota
bio-bibliografica sull’autore (completa di luogo, giorno, mese e anno di nascita),
al seguente indirizzo: Istituto Italiano di Cultura; via Bernardo Cavallino, 89; 80131 Napoli (Italia).
Essi saranno vagliati da un Comitato di lettura costituito dai Redattori di “Nuove Lettere”:
Steven Carter, Constantin Frosin, Antonio Illiano, Roberto Pasanisi, Mario Susko,
Násos Vaghenás e Nguyen Van Hoan.
Le Edizioni dell’Istituto Italiano di Cultura si impegnano a fornire una risposta
agli autori in tempi brevi. La pubblicazione in volume del testo proposto, in caso
di parere favorevole del Comitato di lettura, sarà a spese dell’Istituto, che si impegna
altresì a sostenere l’opera con un’adeguata campagna pubblicitaria, a curarne la
diffusione per posta fra gli ‘addetti ai lavori’ (critici, giornalisti, scrittori, ecc.) e fra
i suoi soci (2.100 in tutto il mondo, fra cui molti artisti e letterati famosi), che
lo riceveranno automaticamente in quanto compreso nella ‘quota associativa’;
nonché a proporlo per una recensione alle principali riviste del settore. S’intende
che uno dei canali a disposizione dell’Istituto sarà costituito da “Nuove Lettere”.
Inoltre viene effettuata una distribuzione nazionale in libreria attraverso il distributore
librario Libro Co. Italia.
Il volume sarà edito in elegante veste editoriale e tirato in 3.000 copie.
L’autore potrà, a scelta, far precedere il suo testo da una Prefazione da lui stesso
proposta o richiederne una all’Istituto, che provvederà ad affidarla ad uno dei
componenti del Comitato di lettura.
Per ulteriori informazioni è possibile telefonare al numero 081 / 546 16 62 od
inviare un fax al numero 081 / 220 30 22; oppure telefonare al numero
339 / 285 82 43 od inviare un messaggio elettronico a iciedizioni@istitalianodicultura.org” data-mce-href=”mailto:iciedizioni@istitalianodicultura.org“>iciedizioni@istitalianodicultura.org.
Istituto Italiano di Cultura di Napoli
I C I
via Bernardo Cavallino, 89 (“la Cittadella”); 80131 Napoli (Italia) –
tel. 081 / 546 16 62 – fax 081 / 220 30 22 – tel. mobile 339 / 285 82 43 –
URL www.istitalianodicultura.org – posta elettronica lesc@istitalianodicultura.org” data-mce-href=”mailto:lesc@istitalianodicultura.org“>lesc@istitalianodicultura.org
CSC – Corso di formazione in Scrittura Creativa
con il Patrocinio della Presidenza della Provincia di Napoli
LESC – Laboratorio Elettronico di Scrittura Creativa
Il Corso di formazione in Scrittura Creativa (CSC) ed il Laboratorio Elettronico di Scrittura
Creativa (LESC) dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli si svolgono per la durata
di un anno accademico, il primo in sede, il secondo A Distanza (on line).
Alla fine dell’anno di Corso viene rilasciato un Diploma di Scrittura Creativa, dopo
il superamento di un Esame finale, a tre livelli: di Base: DSC1; Intermedio: DSC2;
Avanzato: DSC3.
Il programma è articolato in 8 moduli autonomi: Teoria e prassi della Scrittura creativa;
La narrativa; La poesia; La Scrittura scientifica; La Scrittura giornalistica;
Il lavoro redazionale; Il lavoro editoriale; La lettura.
I docenti sono professori universitarii di letteratura, psicologi, scrittori e giornalisti.
Comitato scientifico: Steven Carter, Constantin Frosin, Antonio Illiano, Roberto
Pasanisi, Mario Susko, Násos Vaghenás e Nguyen Van Hoan.
Roberto Pasanisi, Gli angeli, Ripostes
n. 41 nella collana Biblioteca, che ospita le opere di Alfonso Gatto – Salerno,
Edizioni Ripostes, novembre 2004, pp. 112 – ISBN 88-86819-84-6 – € 10
Prefazione di Romolo Runcini, Sociologia della letteratura, Università di Napoli “L’Orientale”
in copertina un’opera elettronica di Roberto Pasanisi, Scintillamenti
Edizioni Ripostes
per l’acquisto, qualora sia esaurito in libreria:
Libro Co. Italia s.r.l.
via Borromeo, 48
50026 San Casciano V.P.
Firenze – Italia
tel + 39 055 8228461
fax + 39 055 8228462
posta elettronica: libroco@libroco.it” data-mce-href=”mailto:libroco@libroco.it“>libroco@libroco.it
Gli angeli è un romanzo metafisico sulla modernità: varie storie si intrecciano
e si intersecano emblematiche e parallele intorno all’Io narrante, costruzioni simbolistiche
di un fluire ininterrotto che è onirico e musicale, poetico e lirico insieme, sul filo squisito
dell’immaginazione e della follia. I tempi e i luoghi della narrazione, situati su piani diversi,
innescano un complesso giuoco di richiami e di nietzscheiani ‘ritorni’, di parallelismi e
dissonanze, di algide armonie e di misteriose simmetrie: le storie degli eroi del West,
da Geronimo a Billy the Kid, o di romantici cavalieri post-moderni alla Humphrey Bogart,
sono rielaborate nella prospettiva leggendaria di una moderna
neo-romantica, trasognati e struggenti mitemi al cuore della modernità.
Sei sono i nuclei tematici principali che possono essere individuati nel ribollente
magma narrativo del romanzo, intorno ai quali si aggrumano tutti gli altri: il contrasto
manniano fra vita borghese e senso dell’arte scoperto come definitivamente incolmabile;
il mito dannunziano della bellezza; il rapporto fra l’uomo e quel luogo tipico della modernità
che è la città; la scelta dell’attraversamento della volgarità e dell’orrore della società moderna
(in quanto l’artista, appunto, deve attraversarne fino in fondo l’inferno, e farsene lucido
testimone); la critica intellettuale e filosofica, di ascendenza pasoliniana e francofortese,
della volgarità del mercificatorio mondo governato dal capitale; e il corollario eliotiano
che ne deriva, l’impossibilità ivi perpetuantesi dell’amore, ridotto a puro sesso dopo
che si è inaridita ogni trepidazione sentimentale.
Il tema dell’angelo – benjaminiano e jimeneziano – è tutt’uno con quello –
neoplatonico – della donna-amore, della donna-bellezza e della donna-angelo –
ovvero della sua capacità salvifica –, la cui vicenda si snoda – fra sogni e visioni –
sulle tracce della storia tragica e generosa dell’Olandese di Strindberg (che riprende
e rielabora la vicenda, già wagneriana, dell’Olandese volante): l’Io narrante cerca
eroicamente, come l’antico Edipo, la ‘conoscenza di sé’ e la redenzione psicologica
dalla ‘colpa’ in una figura di ‘donna salvifica’, intravista e poi inseguita attraverso
i meandri – emblemi della modernità – di una banca e di un night.
Gli angeli alternano, in una Mischung suggestiva e poetica, parti narrative
a parti saggistiche, che trascolorano visionariamente e per nessi associativi l’una
nell’altra. La lingua si sviluppa sinfonicamente – ma per moderne, dodecafoniche
dissonanze – a partire dai modelli classici della grande tradizione latina e italiana
fino a Manzoni, attraverso un periodare ampio e ipotattico in cui la subordinazione
sintattica della frase è il ‘correlativo oggettivo’ della discesa nell’inconscio dell’angelo,
ovvero quel tragico viaggio dentro se stessi che è l’edipica, eroica meta dell’Io narrante:
è un Italiano di alto profilo, dunque, consapevolmente opposto alla ‘lingua di plastica’
(come è stata chiamata) dei giornali e della televisione, ma anche della maggior
parte della narrativa contemporanea – piuttosto ‘para-letteratura’ (come direbbero i Francesi)
che letteratura.
Roberto Pasanisi, italianista, scrittore, editore e psicoterapeuta, è nato a Napoli nel 1962.
Docente universitario di Lingua e letteratura italiana in Italia e all’estero, è direttore
dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli (del quale dirige anche le Edizioni omonime
ed il Corso di Scrittura Creativa), della rivista “Nuove Lettere” e del CISAT
(Centro Italiano Studî Arte-Terapia, dove è analista didatta, direttore dei corsi di
Formazione e del “Giornale Italiano di Arteterapia”).
Con le armi della poesia
antologia della poesia italiana contemporanea
a cura di Ernesto L’Arab e Roberto Pasanisi
Prefazione di Sergio Givone
Edizioni dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli
Introduzione
In un’antologia poetica si vorrebbe poter indicare il criterio di scelta, l’idea-guida,
il senso dell’operazione compiuta. E se invece la forza e la novità della proposta
consistessero nel fare spazio alla poesia indipendentemente da scuole, movimenti,
correnti? Se la vera, la sola intenzione fosse il libero dispiegarsi di voci che si
offrono all’ascolto al di là di qualsiasi appartenenza e di qualsiasi progetto?
Direi che questo è il caso nostro.
Troviamo qui nomi di autori affermati, intellettuali prestigiosi, studiosi di fama, e
nomi di esordienti, ma prima ancora nomi di poeti che attendono alla loro opera
con discrezione e riserbo, lontani dalle ribalte, non preoccupati se non di
corrispondere alle sollecitazioni della parola e al suo appello. È bello osservare
quanto siano diverse le strade che gli autori hanno percorso e quanto ampio
il ventaglio delle possibilità espressive da loro sperimentate. Ciò vale per tutti.
Vale per coloro che vantano una carriera di tutto rispetto nel mondo delle lettere,
e vale anche per coloro che si affacciano per la prima volta ad esso. Fa onore
sia agli uni sia agli altri aver accettato di comparire nello stesso volume senza distinzioni di sorta.
Ma vediamo per rapidissimi cenni come l’opera di tutti contribuisca a documentare
tale ricchezza di prospettive. I versi di Giorgio Barberi Squarotti inducono a tenere
fermo lo sguardo sui gesti essenziali della vita, cercando il mistero dell’origine
nel cuore del tempo e addirittura ponendo la domanda su «come si debba fare
perché inizi / finalmente la nascita del mondo». Per certi aspetti agli antipodi
si collocano gli ‘improvvisi’ di Renato Minore. Qui non è la creaturalità a essere
innalzata a cifra e a simbolo; al contrario, sono le grandi costruzioni simboliche
(«le anime migravano / verso un punto certo / del gran vortice di luce»)
ad abbassarsi, a umiliarsi, tanto da esserci riconsegnate nella forma di una
cantilena infantile che macina indifferentemente senso e non senso («dove
ogni dolorino / si fa tanto meschino / da entrare nel mirino / della gran trebbia / universale»).
Invece Roberto Pasanisi sceglie la perfetta misura classica di un dire che il
disincanto e un velo d’ironia esaltano facendola echeggiare di risonanze inedite:
«Amarti è ricordarsi di un risveglio, / fiorire dell’inquieta dolcezza del tuo sguardo /
che dalla soglia fra la vita e la morte / se ti volti sospeso mi sorride: “Aspettami nell’eternità”…».
Notevole per l’amara e sorridente desolazione che sprigiona è la vena satirica
di Francesco De Crescenzo, in cui par di ritrovare i tratti di una poesia civile che
si vorrebbe poter incontrare più spesso di quanto non accada: «Forse un capriccio
futile / v’appare, alquanto inutile, / qualche dettaglio invero, / ch’a me non par leggero».
Ma di grande interesse è anche la sperimentazione linguistica di Enzo Minarelli, che
accoglie nei suoi versi i detriti di un linguaggio diventato totalmente opaco e li fa servire
all’innesco di corto-circuiti che scompaginano gli assetti comu
nicativi: «Mossad d’Istanbul Mossad di Kabul mosse e contromosse in contropiede il boom…»
. E come non citare, fra quanti ritentano antiche vie, ma come se fosse ancora e sempre
la prima volta, Natalizia Pinto: «ha placato il vento / la nebbia / sorpreso il mattino /
ritiene il respiro / e s’adagia sospeso / nel cuore il pensiero».
Vorremmo poter continuare. Ma di gran lunga preferibile è rinviare il lettore
all’insieme dei testi raccolti nel volume. Senza imporgli alcuna conclusione
e neppure pretendendo di offrirgli un filo rosso. Che non c’è, né ci può essere.
Perché la poesia abita nell’aperto. Non sopporta schematizzazioni.
E soprattutto, come dimostra questa antologia, è sorprendentemente viva,
e stupisce, sconcerta, attende al varco.
Sergio Givone
(Dipartimento di Filosofia, Università di Firenze)
I edizione settembre 2007 – ISBN 88-89203-24-2 – Progetto grafico, copertina
e logotipo dell’ICI: Roberto Pasanisi – In copertina un’opera elettronica di Roberto Pasanisi, Incantesimo
€ 25
Istituto Italiano di Cultura di Napoli
È uscito ed è in vendita nelle librerie il
compact disc di poesia e musica della Ediclass
Lee Marvin ha paura.
Otto poesie in musica di Dario Bellezza, Milo De Angelis, Mario Luzi, Roberto
Pasanisi, Umberto Piersanti, Marco Salvia, Maria Luisa Spaziani e Nino Velotti
A cura di Marco Salvia.
Prefazione di Gualtiero De Santi (Università di Urbino).
Musiche di Bruno Fiengo, Gianni Gallo e Laurent Jeanne.
Progetto a cura
dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli, della rivista internazionale di poesia
e letteratura “Nuove Lettere” e della Ediclass Edizioni Musicali di Napoli.
Il compact disc è stato presentato in anteprima a
“Galassia Gutenberg” (Mostra-mercato del libro e della multimedialità)
domenica 22 febbraio 1998 (Galleria Mediterranea, Mostra d’Oltremare; Napoli).
«Si tratta di un’opera concettualmente innovativa, che fonde atmosfere
musicali jungle, trip hop e drum and bass con i versi di alcuni dei più
noti poeti italiani contemporanei (da Luzi a Bellezza fino a Salvia e Pasanisi)»
(Franco Campanino, general manager Ediclass).
Il CD (completo dei testi ed in elegante veste editoriale) può essere altrimenti
ricevuto direttamente versando una ‘quota associativa’ (specificando la causale)
di € 30 sul conto corrente postale n. 22663801 intestato a: Istituto Italiano
di Cultura; via Bernardo Cavallino, 89; 80131 Napoli.
Roberto Pasanisi, Le «muse bendate»: la poesia del Novecento
contro la modernità, Pisa-Roma, Istituti Editoriali e Poligrafici Internazionali, 2000, pp. 176
«Ci sia permesso questo avvicinamento tra l’Umanesimo enciclopedico di Roberto
Pasanisi e quello di Mircea Eliade, che abbiamo eletto per rappresentare qui
questa nozione ideale di un’esperienza apparentemente irrealizzabile.
In effetti, il nostro amico Pasanisi illustra in maniera convincente la nozione
di sapienza (che noi gli troviamo a furia di leggere la sua opera già impressionante…)
definita da Proust il più chiaramente possibile. Dubitiamo che Proust abbia
avuto presente anche un senso figurato, ma per quanto riguarda Roberto Pasanisi
riteniamo che nessuno più di lui potrebbe fare questo percorso, questo grande periplo
attraverso la cultura del mondo, a partire dall’antichità greco-romana alla poesia
di questa fin de siècle. Un vero excursus, per non dire incursione, negli strati quasi
primordiali, nel fondamento del pensiero umano: che non gli impedisce in alcun modo
di giungere agevolmente alle vette della sapienza di tutti i tempi, impossibili
per la maggior parte di noi. In primo luogo, vi diciamo che l’opera dell’autore
in questione, almeno i suoi poemi e i suoi saggi, è vista qui, nel Sud dell’Europa
centrale, come un’opera solida, di valore sicuro, portatrice di un messaggio chiaro,
che arricchisce, di cui bisognerà tenere conto nell’evoluzione ulteriore di questi generi.
[…] Dobbiamo ammettere che la quotazione di quelle riviste è aumentata dall’ogg
iAggiungi un appuntamento per oggi al domaniAggiungi un nuovo appuntamento
per domani, dopo la pubblicazione di questi saggi. La serietà, la documentazione
di una stupefacente vasta estensione, cosa piuttosto rara ai giorni nostri, la novità
delle idee avanzate, l’audacia stessa di taluni saggi inclusi in questo volume
(la quale talvolta rasenta la cancellazione di tabu, vicino ad una iconoclastia
nel senso positivo della parola) fanno sì che il volume si legga come una
meta-narrazione ad alto livello, d’un’eleganza espressiva e d’una chiarità / concisione
d’idee che lo rendono indispensabile ad ogni ricercatore o, semplicemente, amatore
di poesia o lettore di una critica solidamente ancorata nel mondo dei valori. Eccoci
dunque davanti ad un’opera complessa, di grande finezza esegetica, segnata dalla
capacità dell’autore di affrontare con evidente competenza ed una deliziosa compiutezza
filologica i grandi temi del patrimonio culturale universale, non soltanto italiano […].
Diciamo piuttosto che l’autore è un vero enciclopedista moderno, viste le sue molteplici
preoccupazioni, al punto che si potrebbe addurre che la sua interdisciplinarità è
pluridisciplinare (sic!). Lo sguardo del saggista si volge verso la condizione umana e,
allo stesso tempo, verso la sua complessità e profondità, proponendo il ritorno ai valori
fondamentali dell’umanità, che solo l’arte e la letteratura (grazie soprattutto alla poesia…)
sono all’altezza di illustrare e conservare, ovvero trasmettere alle generazioni a venire.
Perfino ad avvertirle, talvolta… Giacché i testi mettono a nudo la decadenza etica
e spirituale della vita quotidiana, anche quella della cultura occidentale considerata
nel suo insieme. Noi, il lettore di questi saggi, abbiamo seguito da vicino quello
sguardo, a volte sinuoso, a volte labirintico, e ciò che abbiamo scoperto per caso
dalle nostre letture ci spinge a proporvi questo eccellente volume, non fosse altro
che per incitarvi a riflettere e sull’epoca in cui viviamo, e su quella in cui ci condurrà
il nuovo millennio. Fatene dunque, finché c’è tempo, il vostro pane, e ne farete
alla fine le vostre delizie: che non è affatto male per un libro di saggi.»
(dalla Prefazione di Constantin Frosin, Università Statale “Il Basso Danubio”,
Galati, Romania)
«Nel rischio cioè di una tecnologia schiavizzante e di un potere prepotente
ed occulto, sotto le apparenze fantasmagoriche di una sedicente “democrazia
del consumo” che coinvolge anche la cultura, si oppone — con convinta coscienza
letteraria e stilistica — questa attenta, significativa linea saggistica inventiva di Roberto Pasanisi.
Un testo che si presenta con scelta di ‘situazione’ culturale decisa che, negli stessi risvolti
‘polemici’, conserva coerenza di discussione critica: come è evidente già dal titolo
della raccolta, Le «muse bendate»: la poesia del Novecento contro la modernità:
dove quel “contro” postula e ricerca una ragione coerente di ‘verità’, al di là di posizioni
acquisite o meno. Un’esigenza, quindi, di vera libertà creativa: nella fiducia di un’arte,
soprattutto la poesia, che conservi sempre “una delle libertà e delle audacie con cui
la nostra epoca riesce a sfuggire alle catene della funzionalità”. Per una più
autentica ricerca del vero: nel campo del pensiero e dell’arte di sempre.»
(dalla Postfazione di Carmine Di Biase, Istituto Universitario “Suor Orsola Benincasa”, Napoli)
Istituto Italiano di Cultura di Napoli
Venerdì 15 novembre 1996, alle ore 17,30, presso l’Istituto Goethe (Riviera di Chiaia,
202; Napoli), a cura del Goethe Institut, dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli e della
rivista “Nuove Lettere”, serata inaugurale del V anno accademico del Laboratorio
permanente di poesia contemporanea:
PRESENTAZIONE DEL VOLUME DI
ROBERTO PASANISI
SULLA ROTTA DI MAGELLANO
edito dalle Edizioni dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli, prefato da Giorgio
Bàrberi Squarotti (Università di Torino) e con versioni in Inglese di Paolo
Valesio (professore ordinario di Lingua e Letteratura italiana alla Yale
University, U.S.A.) e della sua Assistente Graziella Sidoli; in Francese di
Paul Courget (dell’Académie Française); e in Spagnolo degli scrittori Juana
Castro e Manuel Neila.
Relatori: Michele Cataudella (Università di Salerno), Renato Filippelli (Magistero
“Suor Orsola Benincasa”) e Romolo Runcini (Istituto Universitario Orientale).
Lettori: Domenico Caruso (RAI) e Aldo Spina (Compagnia “G. Anatrelli”).
Pianoforte: Eugenio Achard.
Come scrive Giorgio Barberi Squarotti (professore ordinario di Letteratura italiana
all’Università di Torino) nella Prefazione: «Siamo, insomma, di fronte a un’esperienza
di poesia che non solo appare in sé di altissimo valore, ma che apre un nuovo ciclo,
una nuova concezione, un nuovo modo d’esercizio del linguaggio poetico,
sul fondamento saldissimo della cultura poetica che risale alla classicità ma
che ha riferimenti moderni e contemporanei di grande ricchezza e sapienza.
Pasanisi dimostra ancora una volta che il rinnovamento poetico più intenso e
sicuro avviene nella dialettica fra risalita nella dottrina di ciò che il passato ha
già proposto ed elaborato e reinvenzione di tali materiali e oltranza di variazione
e di ricreazione. Di qui anche la coerenza, la continuità perfetta, la compattezza
del libro, a malgrado delle tante direzioni da cui i materiali poetici provengono
per ritrovare il segno inconfondibile della loro riconsacrazione poetica per il futuro.»
Il volume (176 pagine in elegante veste editoriale) può essere ricevuto
direttamente versando una ‘quota associativa’ (specificando la causale)
di € 30 sul conto corrente postale n. 22663801 intestato a: Istituto Italiano
di Cultura; via Bernardo Cavallino, 89; 80131 Napoli.
Libero Istituto Universitario Per Stranieri “Francesco De Sanctis” (LIUPS)
dell’ Istituto Italiano di Cultura di Napoli
via Bernardo Cavallino, 89 (“la Cittadella”); 80131 Napoli (Italia)
tel. 0039 / 081 / 546 16 62 – fax 081 / 220 30 22 – tel. mobile 339 / 285 82 43 –
URL www.istitalianodicultura.org – posta elettronica liups@istitalianodicultura.org” data-mce-href=”mailto:liups@istitalianodicultura.org“>liups@istitalianodicultura.org
Scuola stagionale di Formazione e Specializzazione
in Lingua e Cultura italiana (anche A Distanza: LIUPS-AD)
L’Istituto Italiano di Cultura di Napoli ha fondato, con ratifica consolare di diversi
Paesi del mondo, un Libero Istituto Universitario per Stranieri (tra i pochissimi
presenti in Italia), diretto da Roberto Pasanisi, nell’area metropolitana di Napoli,
capitale culturale del Mezzogiorno, col fine di diffondere la conoscenza della
cultura e della civiltà italiana, nelle sue manifestazioni storiche ed attuali,
dalla lingua alla letteratura, dalla musica alle arti figurative, dal pensiero filosofico
e scientifico agli usi e ai costumi della società. La scelta dei tempi e dei luoghi
nell’avviamento di un tale progetto intende interpretare un momento cruciale
della storia occidentale, nel trapasso epocale ad un nuovo millennio, e le
possibilità di un vasto quanto significativo bacino d’utenza, come il Sud d’Italia,
ricco di risorse turistiche, naturali e culturali, e caratterizzato da continui crescenti
flussi migratorî. Non secondaria, dunque, l’intenzione di creare un indotto economico
ed occupazionale di sicuro interesse e con notevoli prospettive di sviluppo. Il L.I.U.P.S.
vuole porsi naturalmente come punto di riferimento e di approfondimento culturale per
gli stranieri, residenti e non in Italia, che, col fecondo apporto delle proprie identità etniche
e nazionali, vogliano confrontarsi tra loro e con le realtà sociali e individuali del nostro
Paese. In tal senso il primo passo da compiere ci è parso l’organizzazione di quattro
corsi stagionali: una Scuola Estiva (luglio), una Autunnale (settembre), una Invernale
(dicembre-gennaio) ed una Primaverile (aprile), che, col rilascio di un Diploma
di Formazione o di Specializzazione, facilitino le possibilità di ricerca e di
occupazione nell’ambito della lingua e della cultura italiana (docenza in scuole
italiane all’estero; lettorato all’Università; etc.), e inoltre, con la disponibilità di
adeguate strutture e guide qualificate, favoriscano un gradevole soggiorno
turistico e culturale in uno dei territorî più noti e affascinanti del mondo
per ricchezze artistiche, paesaggistiche e balneari.
Il Corso di Formazione e Specializzazione in Lingua e cultura italiana ha
preferibilmente (ma non necessariamente) inizio con la Scuola Estiva
(primo ciclo di Formazione, col seguito di altri due cicli in date da
concordare) dall’ultima settimana di giugno alla prima di agosto di ogni anno.
Nei sei giorni di sabato, durante la Scuola, sono previste altrettante visite
alla ri-scoperta delle bellezze naturali, storiche ed artistiche del territorio
napoletano e campano, con una guida accurata e poliedrica dei docenti,
che introduce nelle magiche atmosfere marine o folcloriche o medievali
e rinascimentali della nostra terra: sono in programma 6 itinerarî a
carattere storico, artistico, naturistico e balneare.
C . I . S . A . T
CENTRO ITALIANO STUDÎ ARTE-TERAPIA
via Bernardo Cavallino, 89 (“la Cittadella”); 80131 Napoli (Italia) –
tel. 081 / 546 16 62 – fax 081 / 220 30 22 – tel. mobile 339 / 285 82 43 –
posta elettronica cisat@centrostudiarteterapia.org” data-mce-href=”mailto:cisat@centrostudiarteterapia.org“>cisat@centrostudiarteterapia.org – URL www.centrostudiarteterapia.org
Scuola quadriennale di specializzazione e formazione in Arte-Terapia
(ART) e Training autogeno (TA) (anche A Distanza, On Line: FAD)
Comitato scientifico
prof.ssa Margherita Lizzini (Presidente onorario – psicoterapeuta
ad indirizzo analitico – già Presidente dell’A.R.P.A.D.)
prof. Roberto Pasanisi (Direttore – psicologo clinico – arteterapeuta
didatta – docente di Storia del cinema e del video e di Teoria e metodo
dei mass media all’Accademia di Belle Arti “Fidia”)
prof. Steven Carter (sociologo – docente di Lingua e letteratura inglese
all’Università della California, Bakersfield, U.S.A.)
prof. Constantin Frosin (professore di Lingua e Letteratura Francese
all’Università “Danubius” di Galati, Romania)
prof. Antonio Illiano (professor emeritus di Lingua e Letteratura italiana
alla University of North Carolina at Chapel Hill, U.S.A.)
dott. Massimo Lanzaro (psichiatra – psicoterapeuta, dirigente medico,
Asl Napoli 2 Nord; già primario, Royal Free Hospital, Londra)
dott. Pasquale Montalto (psicologo – psicoterapeuta ad indirizzo analitico esistenziale)
dott. Rossano Onano (psichiatra)
dott. Vincenzo Paolillo (psicologo – psicoterapeuta; Direttore, Elform,
E-learning e Formazione, Roma)
dott. Francesco Paolo Palaia (ASL 8, Vibo Valentia; membro associato,
CISAT, Centro Italiano Studii Arte-Terapia)
prof. Vittorio Pellegrino (neuropsichiatra – già Primario del Dipartimento
di Salute mentale del Distretto 51 – già docente all’Università di Napoli “Federico II”)
prof. Robin Philipp (psichiatra – Consultant Occupational
and Public Health Physician and Director, Centre for Health in Employment
and the Environment Department of Occupational Medicine, Bristol Royal Infirmary, Bristol, Gran Bretagna)
dott.ssa Maria Rosaria Riccio (psicologa – psicoterapeuta ad indirizzo gestaltista)
prof. Guy Roux (neuropsichiatra – arteterapeuta – Presidente della SIPE
[Société Internationale d’Art-Thérapie] – già docente alla Université Paris V, France)
prof. Jean-Luc Sudres (Maître de Conférences in Psicologia, psicopatologo,
Segretario Generale della Société Internationale de Psychopathologie de
l’Expression et d’Art-thérapie [SIPE], UFR di Psicologia, Università di Tolosa “le Mirail”, Francia)
prof. Mario Susko (già ordinario all’Università di Sarajevo; professore
di Letteratura americana alla State University of New York, Nassau, U.S.A.)
prof.ssa Magdalena Tyszkiewicz (Psychiatric Center in Gdynia, Polonia)
prof. Násos Vaghenás (ordinario di Teoria e critica letteraria all’Università di Atene, Grecia)
prof. Nguyen Van Hoan (ordinario di Letteratura italiana e di Letteratura vietnamita
all’Università di Hanoi, Vietnam)
dott.ssa Wanda ?uchowicz (Psychiatric Center in Gdynia, Polonia)
ICI letteratura e società
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