L’orribile vicenda dell’assistente sociale che aveva allontanato un bambino di tre anni dalla mamma e l’aveva affidato a un’altra famiglia in seguito alla telefonata dell’ex compagno ai carabinieri si sta avviando verso la giusta conclusione. Circa un mese fa il Tribunale aveva cambiato rotta
Ora l’assistente sociale che si stava occupando del caso è stata trasferita ad altro Ente e la famiglia sarà seguita da un’altra assistente sociale.
Paolo Roat, Responsabile Nazionale Tutela Minori del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani (CCDU) Onlus, ha dichiarato:
Quest’assistente sociale ha operato in base a obsoleti protocolli e principi psichiatrici che ancora infestano parte della tutela minorile odierna. Alla fine, il Tribunale e le Amministrazioni hanno compreso e stanno correggendo l’errore, ma un bambino di soli tre anni ha sofferto per mesi lontano dalla mamma: un trauma che probabilmente non si rimarginerà mai più. È giusto che chi ha sbagliato paghi e ci auguriamo che venga impedito a questa persona di commettere ulteriori abusi, ma è sempre più urgente una riforma del diritto minorile volta a rimuovere lo strapotere degli psichiatri e delle loro diagnosi – per loro natura arbitrarie e soggettive.
0 commenti