La Macroregione Mediterranea è l’opportunità per la crescita dei territori a livello economico, sociale, finanziario e quindi per il cittadino.
Le forme di aggregazione e di coesione,alle quali punta la Macroregione Mediterranea, permetteranno la vera rinascita del cittadino che riacquisterà finalmente la sua dignità e la prospettiva di un futuro accessibile.
La Macroregione Mediterranea soddisfa l ‘esigenza di un miglioramento delle infrastrutture stradali e ferroviarie, sviluppando, in tal modo una politica di profusione energetica, di ricerca e di innovazione. La lezione delle esperienze di sviluppo locale è che i modelli calati dell’alto producono fenomeni di “opportunismo”, sia negli ambiti politici, sia negli ambiti produttivi e imprenditoriali. Bisogna puntare in modo deciso su un ‘inversione della dinamica fra pratiche e politiche: devono essere le pratiche ad attivare il ciclo dei policy e devono essere le policies ad assecondare le migliori pratiche, garantendo sostegno finanziario, riconoscimenti, tutela, accessibilità degli strumenti e flessibilità.
La Macroregione sviluppa, quindi, una lezione di buone pratiche locali dal ” basso”, trasformandole in policies partecipate.
Le indicazioni europee sullo sviluppo locale non può che condurci al trattato di Maastricht e allo Schema di Sviluppo dello Spazio Europeo(Ssse): lo sviluppo dell Europa è lo sviluppo delle sue parti.
Il Jap permette la destinazione dei fondi a piani di azione comune e gli obiettivi di sviluppo non sono necessariamente riferibili a intere aree regionali, ma anche a parte di esse.
Pratiche subregionali si traducono dunque, in pratiche politiche super-regionali e nazionali, le quali si traducono, a loro volta, in politiche macroregionali e quindi europee ossia della nuova Europa non fatta di apparati chiusi ma di popoli interagenti.
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