Mai più bambini strappati con una perizia psichiatrica.
Verona. Sabato 23 novembre in Piazza Bra si è tenuta una protesta pacifica a favore di tre bambini strappati dalle braccia dei genitori, e per tutti i bambini ingiustamente lontani dai loro cari.
Alla manifestazione, organizzata dal Comitato dei Cittadini per i diritti Umani ONLUS, hanno aderito Movimentiamoci, Peribimbi ONLUS, GESEF, 30 Passi verso la libertà e Comitato Famiglia e Vita. Erano presenti circa 400 cittadini con delegazioni da varie parti d’Italia tra cui Pordenone, Padova, Vicenza, Treviso, Milano, Brescia, Ancona, Monza, Modena.
Il CCDU denuncia da oltre dieci anni il sistema della filiera diagnostica psichiatrica che consente l’ingiusto allontanamento dei bambini dalle famiglie. Il problema affligge tutto il Paese, senza distinzioni geografiche o di colorazione politica. Oggi, infatti, eravamo a Verona, così come ieri eravamo a Torino; alcuni giorni fa eravamo a Genova, a Trapani, Treviso, Brescia Cagliari, e in molte altre città. Nonostante abbiano partecipato alcuni esponenti politici, la manifestazione è infatti nata e si è sviluppata dalle famiglie e per le famiglie, le vere vittime dell’attuale sistema di tutela minorile.
Per questo, i rappresentanti politici hanno sfilato senza bandiere o simboli di partito, a significare come l’importanza del tema trattato sia tale da richiedere un impegno trasversale e bipartisan di tutte le persone di buona volontà.
Chiediamo al Governatore Zaia d’intervenire urgentemente, sia a tutela di questi bambini e delle loro famiglie, sia per riformare il sistema della tutela minorile affinché non ci siano più bambini strappati illecitamente dalle loro famiglie. Ai giudici chiediamo di prendere le perizie psichiatriche e le relazioni dei servizi sociali come pareri non vincolanti, da valutare con una sana dose di distacco – diremmo quasi di scetticismo – privilegiando invece un’indagine che porti alla luce i fatti documentati.
Comitato dei Cittadini per i diritti Umani
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