Apr 15, 2020 | Notizie | 0 commenti

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LA REAZIONE DEL POPOLO DELLE PARTITE IVA

Il popolo delle Partite Iva sta in questi giorni evidenziando con forza la sua voglia di reagire.

Di questo il più rilevante fenomeno è il celere sviluppo dell’Associazione Spontanea Partite Iva. Di seguito l’intervista al Presidente dell’Associazione Spontanea Partite Iva (A.S.P.I.) Ermanno de Gennaro

-In questo momento di fermo e di crisi vi siete riuniti per affrontare insieme la tragica situazione delle Partite Iva. Quali sono gli aspetti più gravi che state affrontando?

“Poiché il primo decreto di chiusura è stato immediato e senza alcun preavviso, ci siamo ritrovati catapultati in una realtà che ci ha portati all’essere totalmente assenti dalla nostra quotidianità aziendale. Non è stato possibile organizzare qualsiasi modalità cautelativa per le nostre aziende, la macchina si è spenta senza però bloccare tutto il resto; l’ordine delle merci, le scadenze dei pagamenti, delle ricevute bancarie, degli affitti e dei mutui ,né tantomeno ci è stato dato modo di salvaguardare i nostri dipendenti. “ 

-In termini economici ,quali sono le misure più urgenti di cui avete bisogno ?

“Abbiamo bisogno essenzialmente di liquidità, significa sostanzialmente che le uscite economiche devono essere ridotte al minimo. In primo luogo tutte le aziende che pagano un affitto non possono assolutamente continuare a farlo non avendo la possibilità di nessuna entrata economica per affrontare questa spesa. Non è sufficiente, ma soprattutto è immorale concedere lo sgravio fiscale col credito d’imposta del canone d’affitto pari al 60% della somma versata in anticipo che andrà diluito negli anni. La nostra richiesta al governo è il totale annullamento dei canoni d’affitto relativi ai mesi di chiusura forzati, con la garanzia del governo per i locatori e il relativo sgravio fiscale pari all’importo del canone non percepito. E’ l’unico modo per salvare entrambe le parti, anche perché, per i locali C1, al terzo mese di morosità scatta in automatico lo sfratto e quindi la perdita dell’azienda e dell’avviamento commerciale. Abbiamo inoltre bisogno di un’immissione di liquidità immediata per supportare il normale svolgimento dei pagamenti alle forniture al fine di garantire il non arresto della filiera e per mantenere in movimento il giro economico che garantisce a tutti di non creare debito alla fine dell’emergenza. I prestiti bancari, che saranno erogati, devono essere svincolati dalla burocrazia immediatamente e senza tassi di interesse , dando credito a tutte le imprese che ne facciano richiesta, senza tener conto del fatturato e del pregresso perché ciò non darebbe credito alla nuove aziende. Occorre, inoltre , lasciar usufruire le aziende del proprio credito d’iva per l’intera somma e con disponibilità immediata per i pagamenti di tutte le tasse comunali e statali, visto che parliamo di somme versate in anticipo da parte dell’impresa; è una proposta che non prevede l’intervento dello Stato in quanto sono soldi reali che già sono di proprietà delle imprese stesse.In virtù del provvedimento del rimborso di € 600 riteniamo quantomeno offensivo nei confronti di tutte le partite Iva, occorre alzarlo ad un minimo di € 1500 per appianarlo al reddito medio italiano. Chiediamo inoltre, vista l’ingente entità, che vengano soppresse le tasse applicate su tutte le utenze non avendo potuto beneficiare dei servizi delle utenze stesse, il che comporta un alleggerimento delle spese sostenute. In merito alla questione della cassa integrazione, innumerevoli sono le lamentele giunte dagli associati per l’oneroso pagamento per gli accordi sindacali, obbligatori e costosi per il datore di lavoro che si trova costretto all’ennesimo esborso di denaro per garantire ai suoi dipendenti la cassa integrazione mentre è necessaria una copertura statale, almeno in maggior parte.

-Con questi suggerimenti, crede che si possa dare un aiuto alle piccole e medie imprese?

“Indubbiamente non ci sono soluzioni che potranno mai colmare le perdite che abbiamo avuto e che affronteremo. Per questo abbiamo dato vita all’associazione in modo da confrontarci e creare proposte concrete, che solo noi imprenditori e professionisti conosciamo e che fanno parte della nostra quotidianità gestionale. Le proposte sono il frutto dell’esigenza reale delle partite iva, unita alla concretezza e alla fattibilità del programma. Quanto detto mette in luce la profonda crisi che stiamo vivendo, ormai da anni, oggi trasformatasi in tragedia. Coloro che sono sempre stati additati come evasori oggi si svelano per quello che sono ,imprenditori di se stessi e importante spina dorsale del paese, senza fondi nascosti chissà. Soldati lasciati soli in trincea senza armi per combattere questa guerra. Confido nella grande professionalità e ingegno della piccola e media impresa e dei professionisti per poter rialzare la testa e tornare ad essere l’orgoglio italiano invidiato da tutto il mondo, sviluppando reddito, innovazione e occupazione.

Noi siamo nati anche per questo!

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#DifensoreCivicoCampania

#PartiteIVA

 

PI2

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