La petizione organizzata da Italians for Darfur raggiunge 2500 firme in pochi giorni. La richiesta è semplice: sospendere la condanna a morte di sei bambini.
I piccoli, di etnia Fur, hanno tra gli 11 e i 16 anni e sono accusati di essere ribelli del movimento Justice and Equality Movement, tra i maggiori nella regione del Sudan occidentale, e di aver partecipato all’attacco del 2008 a Khartoum che causò oltre 300 vittime.
L’iniziativa di Italians for Darfur ha raccolto numerose adesioni, tra cui anche altre associazioni come Articolo 21.
Italians for Darfur è da sempre civicraticamente impegnata nella difesa dei diritti umani in una regione africana spesso trascurata dal mondo, devastata da guerre e carestie.
Oltre a chiedere la sospensione definitiva della sentenza di condanna a morte, Italians for Darfur fa un appello al governo sudanese per approfondire le responsabilità del coinvolgimento di questi bambini in azioni di guerra.
Bambini adescati da eserciti e tribù ribelli: occorre combattere in ogni modo perché nel XXI secolo non esistano situazioni del genere che degradano la dignità umana colpendo la popolazione più innocente.
Italians nel Darfur diffonde la cultura della Pace. Tutti i civicratici sostengono con affetto questa coraggiosa associazione che con il suo prolifico contributo ha reso ancor più speciale il 2° Civicratic Facebook Day del 27 novembre scorso.
Avanti così, ragazzi!
Tra le fonti: Apcom
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