THANOPULOS SARANTIS

Feb 20, 2023 | Notizie | 0 commenti

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IL DIFFICILE FUTURO DEI SOFFERENTI PSICHICI

IL FUTURO

Il futuro dei sofferenti psichici? Non si prefigura roseo. Infatti, sembra proprio che nonostante gli appelli, inoltrati da 91 direttori dei Dipartimenti di Salute Mentale, la musica sia sempre la stessa. Ma procediamo con ordine.

IL FATTO:

I 91 direttori chiedono  nuove risorse per avviare un piano strategico, e straordinario, al fine di garantire alla popolazione una valida assistenza territoriale per i sofferenti psichici. La lettera, infatti, fa propria l’iniziativa del Presidente della Società Psicoanalitica Italiana, Sarantis Thnopulos, che pone al centro delle cure psichiche l’intervento farmacologico, psicoterapeutico e il lavoro con la comunità.

“C’è bisogno di iniziative concrete ed immediate” – dichiara quest’ultimo con incisività – “per ricucire la rete pubblica dei DSM (Dipartimenti di Salute Mentale). Le condizioni drammatiche, in cui stiamo scivolando, non consentono di erogare con facilità le prestazioni”. E aggiunge: “Le condizioni si sono aggravate con la pandemia e le problematiche socio-economiche. Occorre dare risposte: concrete, immediate e precise”.

IL PARADOSSO:

Ma c’è dell’altro! Si, perché nonostante i DSM siano spesso diretti da persone motivate, competenti, preparate e che devono gestire la mancanza di fondi necessari per la psicoterapia, la ricerca epidemiologica, la ricerca clinica e delle aree sociali e familiari,  le risorse economiche e umane sono state depauperate senza ottenere nessuno dei risultati prefissati.

LA SOLUZIONE:

Cosa fare? È semplice. Occorrono subito risorse economiche e umane, al fine di avviare una ricerca pluridisciplinare con la partecipazione alla stessa di esperti di genetica, della psiche e dei fenomeni sociali. Parte delle risorse, poi, devono essere  destinate a interventi artistici e culturali che possono agevolare la comunicazione e socializzazione dei soggetti sofferenti, aiutando al contempo  a elaborare, e trasformare, il dolore, senza che venga psicologicamente somatizzato. E rendendolo così risolvibile.

Valeria Garbin

 

 

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