Le telecamere delle “Iene” denunciano la mancanza del Difensore Civico nella Capitale. A Roma ci sarebbe tutto per ospitare quest’importante figura dedicata alla tutela del comune cittadino e invece ritardi, disguidi, contrattempi burocratici hanno impedito di fatto il suo insediamento comportando altresì un notevole spreco di denaro pubblico.
Sì, perché l’affitto per gli uffici che avrebbero dovuto ospitare il difensore civico è costato al Comune circa trecento mila euro l’anno. Nonostante fosse già approntata modulistica, sito internet, telefoni… mancava forse la volontà di dare avvio ad una figura di concreta utilità cittadina.
Come prevede lo Statuto del Comune di Roma all’art. 14: “Il Difensore Civico è garante della imparzialità e del buon andamento dell’Amministrazione Comunale in quanto organo di tutela e difesa degli appartenenti alla comunità cittadina; è espressione della democrazia civica e municipale ed esercita il controllo preventivo di legittimità sugli atti nei casi previsti dalla legge”. In sostanza ci si può rivolgere al difensore civico per segnalare una buca, se di ha difficoltà ad ottenere risposte da uffici dell’amministrazione pubblica, e per tutti quei piccoli casi quotidiani in cui il cittadino sente non rispettato il proprio diritto.
L’Associazione Nazionale Difensore Civici, tra le Associazioni Guida di Civicrazia, si augura che al più presto si possa sanare la questione nominando un Difensore Civico a Roma. “Il Cittadino merita di essere rispettato e di poter tutelare il suo diritto con l’aiuto del Difensore Civico”, dichiara Marco Alberto Quiroz Vitale, Difensore Civico della Provincia di Milano e dirigente dell’ANDCI.
Il sindaco Alemanno spiega che l’organo deputato alla nomina è il Consiglio Comunale, quindi il suo impegno sarà sollecitare affinché vengano affrettate le procedure.
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