LE FERITE DI QUESTA ITALIA
28 dicembre 1908 Terremoto di Messina
1 dicembre 1923 Crollo della diga del Gleno
21 – 30 marzo 1944 Eruzione del Vesuvio
22 novembre 1951 Alluvione del Po
9 ottobre 1963 Diga del Vajont
4 novembre 1966 Alluvione di Firenze
14 gennaio 1968 Terremoto nel Belice
6 maggio 1976 Terremoto del Friuli
10 luglio 1976 Icmesa di Seveso
23 novembre 1980 Terremoto in Irpinia e Basilicata
6 aprile 2009 Terremoto dell’Aquila
Oggi mercoledì 24 maggio 2023 giornata di lutto nazionale per alluvione in Emilia-Romagna.
L’OBLIO DELLA MEMORIA
Il tempo passa inesorabile. I territori e le genti, però, non hanno dimenticato.
L’oblio é sceso solo nei palazzi del potere. Nel popolo queste ferite non si sono cicatrizzate.
Tante promesse e tanti miliardi spesi in modo inadeguato. Tanti Governi si sono avvicendati.
l Cittadini hanno continuato a sopportare i disagi succeduti agli eventi.
E ancora aspettano dopo avere sopportato una politica inefficiente e incoerente.
Mai vi è stata una idonea politica di prevenzione e di sicurezza.
Nelle zone a rischio mai nessun intervento efficace di prevenzione e cura del territorio.
Tanto parlare ma mai un’efficace tutela preventiva o un piano che dia sicurezza.
L’ITALIA: CULTURA E VOLONTARIATO.
L’Italia è una nazione ricca di cultura ma con una classe dirigente che non ha mai saputo sviluppare una tutela del territorio.
Vi è un’immagine forte che rappresenta tale situazione: Dante con l’Italia ferita fra le braccia.
Ciò, inoltre, che, come sempre, è bello, è l’ondata di impegno concreto e immediato delle tante Associazioni Civicratiche e dei tanti volontari.
Cultura e Volontariato. E lo Stato?
Ruggiero Riefolo
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