“Non sai cucinare”: finisce male per il marito che picchia e offende la moglie.
Lei era dovuta fuggire di casa con il bambino.
“Non vali niente, cucini male” – erano le parole dell’uomo mentre le dava calci e schiaffi. Il 29 maggio per l’imputato è arrivata una condanna a due anni per maltrattamenti in famiglia.
La violenza contro le donne rappresenta un importante problema di sanità pubblica, oltre che una violazione dei diritti umani.
La violenza ha effetti negativi, a breve e a lungo termine, sulla salute fisica, mentale, sessuale e riproduttiva della vittima. Le conseguenze possono determinare per le donne isolamento, incapacità di lavorare, limitata capacità di prendersi cura di sé e dei propri figli. I bambini che assistono alla violenza all’interno dei nuclei familiari possono soffrire di disturbi emotivi e del comportamento.
Gli effetti sulla violenza di genere si ripercuotono sul benessere dell’intera comunità.
A chi rivolgersi:
112: chiamare il numero di emergenza senza esitare, né rimandare in caso di aggressione fisica o minaccia di aggressione fisica; se si è vittima di violenza psicologica; se si sta fuggendo con i figli (evitando in questo modo una denuncia per sottrazione di minori); se il maltrattante possiede armi.
1522: Numero antiviolenza e anti-stalking, attivo 24 ore su 24, 365 giorni l’anno.
Pronto Soccorso: soprattutto se si ha bisogno di cure mediche immediate e non procrastinabili. Gli operatori sociosanitari del Pronto Soccorso, oltre a fornire le cure necessarie, sapranno indirizzare la persona vittima di violenza.
A fini pratici ecco il
DECALOGO SALVADONNA
PUOI SALVARE E MIGLIORARE LA TUA VITA E QUELLA DI TUO FIGLIO !
(ADESSO LO SAI) !!!
Da un lavoro presentato dal Prof. Vincenzo Mastronardi presso la Sede del Parlamento Europeo
VIOLENZA FISICA: Schiaffi, Pugni, Morsi, Spinte, Braccia contorte, Presa per i capelli, ecc.
VIOLENZA ECONOMICA: Controllo ossessivo con oppressione economica.
VIOLENZA SESSUALE: Stupro, Rapporti sessuali vissuti come violenza o umilianti, costrizione a rapporti con altri, ecc.
VIOLENZA PSICOLOGICA: Continue minacce e denigrazioni per l’attività o l’aspetto, Insana e tormentosa gelosia, Controllo angosciante della posta, delle amicizie e allontanamento coercizzante dalle parentele. Vuoto sociale.
Per evitare le quattro suddette violenze, il Decalogo dell’Osservatorio dei Comportamenti e della Devianza della Cattedra di Psicopatologia forense della 1a Facoltà di Medicina dell’Università di Roma “Sapienza” è il seguente:
1) Non permettere che ti isoli forzatamente dalla famiglia e dagli amici, denigrandoli e sradicandoti da un terreno affettivo amicale di riferimento;
2) Evita il controllo non oculato e produttivo della spesa ma per finalità diverse dal reale risparmio, ovverosia come controllo della persona (oppressione economica);
3) Osservare nel tuo partner eccessivi e frequenti cambi di umore anche minacciosi con un ossessivo continuo denigrare la tua attività, il tuo aspetto, il tuo abbigliamento, deridendoti in pubblico o in privato;
4) Presta attenzione all’eccessivo controllo dei tuoi percorsi, delle tue telefonate e delle amicizie;
5) Guardati dalla insana e tormentosa gelosia anche verso le amiche;
6) Sappi dire di “no” in modo chiaro e sereno se serve a creare confini sani. I troppi “si” creano autorizzazione a monopolizzarti;
7) Sta attenta alle colpevolizzazioni verso la tua persona in relazione a tutto ciò che accade in casa, nonché per il proprio stress e per le proprie frustrazioni;
8) Presta attenzione se vi sono ripetute intimidazioni verbali (minacce, parolacce), o non verbali come buttare a terra oggetti, per poi evolvere verso strattoni e spinte, che però ben presto possono evolvere in schiaffi, pugni e calci (il 31% degli Omicidi di donne sono commessi da mariti o fidanzati), il 66% delle persone sono uccise dal partner con una pistola, il 40% degli abusi sono commessi durante la prima gravidanza (fattore di rischio). La seconda causa di morte delle donne incinte è l’omicidio (ONU 12.10. 2006),;
9) Attenta ai comportamenti persecutori. (= Stalking o Sindrome delle Molestie Assillanti es.: telefonate anonime, sms, e-mail, vandalizzazioni, violazioni di domicilio, spiare, sorveglianza ossessiva della propria abitazione o sul lavoro;
10) Attenzione alle provocazioni continue per poi giungere alle liti, nonché alle strumentalizzazioni del figlio allo scopo di penalizzare il partner.
NB: Non dimenticare però che il 15% delle violenze domestiche, sono subite da uomini (ONU 2006) e spesso chi violenta può essere curato. Rivolgiti ai presidi specializzati.
(Da un lavoro di Vincenzo Maria Mastronardi, Monica Calderaro)
Copyright ©
Nessuno sforzo deve essere evitato per fermare quest’ondata di violenza alle donne.
Eleonora Aleo
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