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CONTRASTIAMO I “CENTRI FANTASMA” AL SERVIZIO DELLE TRUFFE ASSICURATIVE

IL DILAGANTE FENOMENO DEI “CENTRI FANTASMA”: LA NUOVA FRONTIERA DELLA TRUFFA ASSICURATIVA.

Dall’attività illecita dei cd. “Centri Diagnostici Fantasma” proviene buona parte della documentazione medica allegata nei procedimenti all’attenzione dalle aree antifrode.

I “Centri Fantasma” si occupano di attestare e certificare, mediante esami strumentali, sedicenti fratture o lesioni quasi sempre inesistenti o comunque aggravate in maniera fittizia.

Tali “Centri Fantasma” operano in assoluta violazione delle norme amministrative e sanitarie ma anche, e soprattutto, in assenza, di tutte le autorizzazioni necessarie ai fini dell’installazione e dell’utilizzo di apparecchiature radianti.

Dietro le menzionate strutture potrebbe celarsi una vera e propria organizzazione finalizzata a frodare le Compagnie Assicurative, ma anche ad arrecare vulnus al buon andamento dell’Amministrazione della giustizia, attesa la produzione di falsi ideologici, e ai Cittadini tutti.

ATTIVITÀ DI CONTRASTO CONCERNENTI LA FATTISPECIE FRAUDOLENTA DEI “CENTRI FANTASMA”

Il dilagante fenomeno dei cd. “Centri Fantasma” porta con sé l’esigenza di ricercare idonei strumenti volti a contenerne l’espansione e le ricadute negative delle loro attività sugli interessi soprattutto dei Cittadini.

Chiunque si imbatta in simili fattispecie deve procedere alle dovute denunce presso i competenti Consigli dei Medici per le opportune sanzioni disciplinari o per i relativi provvedimenti più severi.  Inoltre occorre depositare una serie di esposti agli organi competenti, in particolare compulsare, per le dovute verifiche, il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità dell’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Agenzia delle Entrate, l’Ispettorato del Lavoro, la Procura della Repubblica.

Tutto ciò al fine di verificare il regolare possesso, in capo ai suddetti Centri, delle certificazioni necessarie all’esercizio dell’attività, la regolarità fiscale, i requisiti del personale che presta la propria attività all’interno della struttura, l’effettiva sottoposizione a visita dei soggetti ai quali tale documentazione viene rilasciata.

Ancora, tenuto conto della particolare tipologia di attività esercitata, deve ritenersi che tali Centri producano una considerevole quantità di rifiuti classificabili come speciali.

Pertanto  è opportuno accertare attraverso un esposto da depositare presso il Commissario di Governo per l’Emergenza Rifiuti, Bonifiche e Tutela delle acque e presso gli Assessorati competenti le modalità attraverso le quali tali rifiuti vengono smaltiti, per evitare gravi danni all’ambiente circostante e, di conseguenza, alla salute.

Riccardo Vizzino, Avvocato,

Responsabile Nazionale di Civicrazia contro le truffe assicurative

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