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LOTTA ALLE TRUFFE E VIGILANZA SUL DELICATO RUOLO DEL C.T.U.

LOTTA ALLE TRUFFE: IL DELICATO RUOLO DEL CONSULENTE TECNICO D’UFFICIO 
Al giorno d’oggi, il processo civile risulta sempre più caratterizzato dalla “ipertecnicità” delle materie oggetto d’esame. Dunque è chiaro come il ruolo del C.T.U. sia diventato fondamentale.
 Tuttavia, proprio in relazione a questa figura, si assiste a un fenomeno degenerativo che si caratterizza, da un lato, per le deficienze nella scelta di Consulenti specializzati e, dall’altro, per la mancanza di imparzialità che, invece, dovrebbe caratterizzare anche l’azione dell’esperto tecnico.
Le problematiche che concernono il ruolo, le competenze e le responsabilità dei Consulenti Tecnici di Ufficio assumono particolare rilievo nei procedimenti aventi ad oggetto il risarcimento dei danni conseguenti a sinistri stradali, oltre che nei giudizi in tema di colpa medica ed in quelli previdenziali, in quanto,  in tali ambiti,  si registra un inarrestabile incremento di fattispecie integranti vere e proprie truffe, “favorite”, talvolta, anche dell’attività imperita o poco cristallina di medici certificatori e consulenti.
 
 
VIOLAZIONE DELLA NORMATIVA CHE REGOLA IL PROCESSO DI SCELTA E RECLUTAMENTO DEI CTU
L’evidenza mostra che sovente vi è una pericolosa non curanza del criterio di specializzazione nella scelta del Consulente, sia nell’ambito delle consulenze mediche (disciplinate dalla legge n. 24/2017 -cd. Gelli-Bianco) che di quelle tecniche, con evidente rischio di pericolose improvvisazioni lesive dei diritti del danneggiato.
Inoltre, si assiste sovente alla lesione delle disposizioni che codificano il principio della turnazione nelle modalità di distribuzione degli incarichi stabilite ex artt. 22 e 23 Disp. Att. Cod. Proc. Civ., la qual cosa   favorisce la inopportuna creazione e la perpetuazione di rapporti “privilegiati” tra giudici e consulenti.
Non è infrequente che: 1) la nomina e il conferimento dell’incarico al Consulente avvengano contestualmente e nella medesima udienza di espletamento dei mezzi istruttori, senza previa verifica delle qualità e dei requisiti del tecnico; 2) la scelta ricada su Consulenti che svolgano abitualmente anche il ruolo di periti di parte negli stessi mandamenti, circondari e distretti, con evidente compromissione dei criteri dell’indipendenza e della terzietà che, invece, devono caratterizzare la figura del professionista tecnico. 
 
 
L’INTERVENTO DELLA RIFORMA CARTABIA SULL’ALBO DEI CTU
Le evidenti falle del sistema hanno comportato la cd Riforma Cartabia (D.Lgs. 10 ottobre 2022 n.149 che ha integrato il Codice di procedura civile).
Il legislatore ha inteso valorizzare le competenze dei professionisti e introdurre importanti novità per i CTU tra cui la nascita dell’albo nazionale, la mobilità e l’introduzione delle sezioni specialistiche.
 
 
GARANTIRE IL RISPETTO DELLA LEGALITA’ 
Anche alla luce del recente intervento legislativo, diventa più che mai ora necessario contrastare le criticità createsi nel sistema giudiziario, con una più incisiva ed effettiva vigilanza sulle iscrizioni agli albi e sulle modalità di reclutamento dei Consulenti Tecnici di Ufficio.
Soprattutto, al fine di dare effettiva attuazione ai criteri di specializzazione previsti dal legislatore, occorre adoperarsi affinché si proceda ex novo alla formazione degli albi, con annullamento dei precedenti, peraltro obsoleti e non aggiornati.
Al contempo, occorre subito un intervento legislativo mirato a colmare le lacune in tema di incompatibilità/astensione dei Consulenti.
 
Riccardo Vizzino; Avvocato,
Responsabile nazionale di Civicrazia contro le truffe assicurative
 

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