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MALATTIE AMBIENTALI: FARE LUCE SULLA SINDROME AEROTOSSICA

LA SINDROME AEROTOSSICA

CARATTERISTICHE DELLA SINDROME AEROTOSSICA

La necessità di riconoscere le malattie ambientali, portata da Civicrazia all’esame del Parlamento, è sempre più improrogabili.

Tra le patologie ambientali rientra la Sindrome Aerotossica.

Ricercatori Australiani e Francesi ne parlano da un ventennio e viene descritta già dal 2000.

Non è riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Molti Assistenti di volo,  piloti e altri membri dell’equipaggio si sono ammalati  e sono stati persino ospedalizzati  a causa dell’esposizione all’aria tossica della cabina.

Le compagnie aeree accettano gli eventi ma non la loro pericolosità.

Numerose le denunce presentate in Francia circa la sindrome finite bonariamente con accordi economici.

Un articolo pubblicato dalla rivista Mediapart afferma che Il 20 ottobre 2023 il Tribunale di Bordeaux ha finalmente riconosciuto a un lavoratore la malattia professionale pur non essendo una patologia tabellata.

Finalmente un importante riconoscimento, considerando che nel 2019 il Deputato John Garamendi e il Senatore degli Stati Uniti Richard Blumenthal presentarono  una proposta di legge denominata  “Cabin Air Safety” (H.R.2208) volta a proteggere la salute di passeggeri e dell’equipaggio delle compagnie aeree.

 

DA COSA E’ DETERMINATA

Gli eventi si verificano quando l’aria contaminata dallo scarico del motore, dai liquidi antigelo e dall’ozono passa attraverso i compressori dei motori e ad elevate temperature entra nella cabina dell’aeromobile attraverso l’aspirazione del motore a reazione. Sostanze contaminanti come gli oli lubrificanti e altre particelle fini possono essere presenti. 

Gli oli contengono composti neurotossici appartenenti alla classe degli organofosfati (triortocresilfosfato), contenute in molti pesticidi. 

Durante queste emanazioni di odori o di fumi i piloti hanno l’indicazione a  mettere una maschera ad ossigeno e a dirottare per atterrare in emergenza.

 

MANIFESTAZIONI CLINICHE

Gli episodi, denominati  “fume events”, si presentano in forma acuta oppure evolvono verso una cronicizzazione. All’inizio si percepiscono disturbi olfattivi, un odore simile ad un calzino sporco, poi si presentano i sintomi neurologici e cognitivi come:  cefalea, vertigini, disturbi della vista, confusione, nausea, diarrea, palpitazioni, perdita di memoria, difficoltà respiratorie.

 

NUMEROSI EVENTI SEGNALATI

Secondo un’inchiesta del Los Angeles Times, in due anni, tra il 2018 ed il 2020, 360 “fume events” sono stati segnalati alla NASA, 400 piloti, hostess e passeggeri hanno avuto bisogno di assistenza medica e 48 piloti sono stati incapaci di svolgere le loro mansioni. Sono numeri di eventi sottostimati perché spesso il lavoratore per paura del licenziamento non denuncia l’evento.

E’ necessario un approccio sistematico e coerente alla diagnosi e al trattamento delle persone esposte. Un Protocollo medico (Burdon et Al.2023) è stato pubblicato da esperti internazionali.

Occorre fare luce su questa tipologia di malattia ambientale così come di ogni altra malattia ambientale per cui Civicrazia sta chiedendo il pronto riconoscimento, con la specifica Petizione all’esame del Parlamento.

Annunziata Patrizia Difonte, Medico 

 

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