Forum di Civicrazia per le Vittime di reato:
le ragioni di una importante iniziativa per le Vittime di Reato
La tutela delle Vittime di reato attiene alla sfera dei diritti fondamentali della persona e
costituisce uno degli aspetti essenziali cui occorre avere riguardo, sia nell’ambito del
procedimento giudiziario sia nelle fasi preliminari e successiva ad esso.
La frammentarietà e la lacunosità della normativa vigente in materia di sostegno alle vittime di reato rende obiettivamente approssimativo il sistema di tutela di quanti, nel nostro Paese, subiscono gli effetti – spesso devastanti sotto il profilo personale, economico, psicologico, familiare, relazionale – di un’azione criminosa.
Con questa consapevolezza, già da diversi anni numerose componenti dell’Associazionismo spontaneo e importanti realtà accademiche hanno avviato un vivace dibattito che ha finito col coinvolgere le varie forze parlamentari e vasti strati della società civile.
E’ unanimemente avvertita l’esigenza di pervenire, in maniera oramai improcrastinabile, all’adozione di una piattaforma normativa omogenea, con lo scopo di fornire alla vittima (diretta ed indiretta) di ogni fattispecie delittuosa, gli strumenti più efficaci per vedersi riconosciuto il diritto al risarcimento del danno materiale, biologico e morale, anche parentale, che è stato patito; il diritto all’assistenza istituzionale; il diritto all’inclusione sociale; il diritto all’accesso a forme di mediazione in grado di condurre realmente all’attuazione di un modello diffuso di “restorative justice”.
L’obiettivo è quello di definire quali possibilità abbiano le vittime di ottenere soddisfazione in sede civile e penale per un effettivo risarcimento dei danni patiti, attraverso un’assistenza qualificata diffusa sul territorio.
Attualmente i servizi di assistenza extra-processuale alle Vittime appaiono disomogenei sul territorio nazionale.
E’ proprio allo scopo di promuovere la creazione di livelli uniformi in questo campo che bisogna collegare i servizi operativi a livello locale nelle diverse Regioni e così individuare le migliori pratiche, definire gli standard minimi di assistenza e infine creare un’efficace Rete di Assistenza su tutto il territorio.
Le persone che si rivolgono agli Sportelli, attraverso un operatore di riferimento e una équipe qualificata, vengono aiutate a individuare le opportunità presenti sul territorio e i servizi, pubblici e del privato sociale, che si occupano di protezione, prevenzione, accesso alle cure psico-fisiche ed anche a come accedere ai fondi di risarcimento previsti dalla normativa vigente per le vittime e i loro familiari.
Sono queste, in sintesi, le ragioni per le quali
CIVICRAZIA,
d’intesa con Associazione Nazionale dei Difensori Civici Italiani,
ha istituito il FORUM delle Associazioni delle Vittime di Reato che costituisce un luogo di confronto e applicazione comune della normativa vigente ed è anche interlocutore delle Autorità Istituzionali a livello centrale e periferico per una corretta gestione e sviluppo della materia.
È questo, inoltre, l’orientamento adottato fin dall’inizio dal Legislatore europeo, ad esempio già nella Raccomandazione (85)11 del Consiglio d’Europa, relativa alla posizione della vittima nell’ambito del diritto e della procedura penale.
Riconoscendo la realtà di sistemi di giustizia essenzialmente incentrati sul rapporto fra Stato ed autore del reato, e con ciò destinati di fatto a “trascurare” (se non proprio ad escludere) la persona offesa, la R (85)11 si richiamava all’opportunità di garantire al soggetto-vittima un insieme di diritti in ogni fase del procedimento, alla luce dei bisogni espressi dai cittadini,
In ciò è stato rilevante in Italia l’apporto delle Associazioni operanti sul territorio, anche oggetto di un apposito Censimento varato dal Ministero di Giustizia qualche anno fa.
La tutela delle Vittime di reato è una questione di grande rilievo per la quale occorre intervenire a partire dall’art.111 della Costituzione sul giusto processo per assicurare un diverso, forte ruolo della Vittima in ogni fase del procedimento, accompagnato da una efficace rete di Centri di Sostegno, oltre che da pratiche concrete di mediazione e di conciliazione, come indicate nella recente Riforma della Giustizia Penale.
Tali diritti-bisogni sono riassunti nell’esigenza di ottenere le informazioni necessarie a sporgere denuncia e a porsi in relazione col sistema di giustizia (ambito del tutto inedito per la vittima che, come è ovvio, “non fa questo di mestiere”); di ricevere le informazioni relative alle modalità da intraprendere al fine di ottenere il risarcimento di tutti i danni, materiali e morali; di essere trattati dalle forze dell’ordine e dagli operatori del sistema di giustizia, in modo comprensivo e rassicurante, così da evitare ulteriori processi di vittimizzazione; di essere tutelati nella privacy, vedendo garantito il rispetto per la propria vita privata dalle incursioni dei mass media, limitando la divulgazione di notizie e informazioni a quanto non risulti strettamente necessario alla prosecuzione delle indagini; ed infine di essere protetti, all’occorrenza estendendo tale tutela ai propri familiari, dalle possibili minacce e ritorsioni che, non di rado, provengono dall’autore di reato o dalle organizzazioni illegali alle quali egli appartiene.
In questa prospettiva, al Forum, d’intesa con Regioni ed enti locali, spetta anche un ruolo di impulso e di coordinamento centrale, in particolare riguardo a:
formazione degli operatori,
promozione, radicamento e diffusione delle esperienze,
valutazione dei progetti di intervento di volta in volta elaborati
per far fronte sia a problemi di portata più ampia, sia a questioni più specifiche (si vedano come esempi progetti rivolti alle persone vittime di tratta, ai minori vittime di violenza assistita; ed ancora progetti anti-bullismo nelle scuole e rivolti ai genitori; interventi verso gli anziani vittime di reati contro la proprietà o di truffa etc.)
Primaria è, dunque, la questione degli operatori e della loro formazione, richiamata dalla normativa europea più volte.
Tramite le iniziative del Forum va potenziato e arricchito il bagaglio conoscitivo degli operatori, ampliando il ventaglio delle loro competenze grazie ad approfondimenti sulle materie psicologiche, sociologiche, psicopedagogiche, sulle scienze giuridiche, nell’ambito della criminologia e della vittimologia, nonché richiamando le funzioni e il ruolo svolto da migliorati servizi sociali territoriale sociosanitari.
Al contempo, il Forum pone l’esigenza di rafforzare (e in taluni casi proprio sviluppare) l’empatia dell’operatore – anche attraverso esercitazioni, corsi ad hoc, stages e collaborazioni internazionali – sviluppandone la capacità di esercitare un ascolto attivo e partecipe nei confronti di altri soggetti lesi e della loro sofferenza.
In particolare supporta le vittime anche ove vi sono accenni di stigmatizzazione ed etichettatura.
Il Forum favorisce sinergie e la necessaria capacità organizzativa e gestionale, la capacità di lavorare in équipe e, dunque, il potenziamento delle effettive risorse a livello relazionale e comunicativo.
Si tratta sia di promuovere un’estesa formazione iniziale, sia sviluppare formazione continua nelle modalità di corsi di aggiornamento e di eccellenza.
Il Forum favorisce il coinvolgimento delle Vittime nel processo decisionale, specifico e generale, e nella definizione e attuazione delle politiche e delle azioni specifiche di tutela.
Il Forum chiede l’urgente modifica dell’art. 111 della Costituzione con l’introduzione della responsabilità oggettiva dello Stato per le Vittime di Reato nell’ambito della riforma costituzionale in corso.
Il Forum chiede l’istituzione legislativa del Garante Nazionale delle Vittime di Reato.
Il Forum mira a sviluppare la collaborazione intersettoriale, concreta e fattiva, fra i vari attori che, a diverso titolo, si occupano di queste problematiche: dunque operatori di supporto a forze dell’ordine, magistratura, servizi sociali, associazioni di volontariato sul territorio, associazioni di categoria.
Per tutte queste ragioni
le Associazioni delle Vittime di Reato possono partecipare
al FORUM
PER LE VITTIME DI REATO
semplicemente facendo pervenire la loro adesione
a mezzo email a civicrazia@civicrazia.org
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