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LAVORATORI FRAGILI: INCOSTITUZIONALITÀ DELLA NORMATIVA

Incostituzionalità della mancata tutela dei lavoratori fragili con mansione incompatibile con lo smart working

La normativa vigente

La normativa vigente prevede che i lavoratori fragili che possono usufruire del lavoro agile siano tutelati fino al 31 dicembre 2023. Tuttavia, i lavoratori fragili che hanno una mansione incompatibile con il lavoro agile sono stati lasciati senza adeguate tutele dal 1° luglio 2022.

Tali lavoratori vanno incontro alla decurtazione dello stipendio, fino al licenziamento per il superamento dei giorni massimi di malattia previsti dai vari CCNL, perdendo stipendi e contributi ai fini pensionistici.

Inoltre ormai la fine delle tutele anche per i lavoratori fragili che possono usufruire dello smart working è vicina: 31 dicembre 2023.

La discriminazione

Questa situazione è inaccettabile e incostituzionale. Tutti i lavoratori fragili devono essere tutelati dalla Legge in ugual misura, non esistono lavoratori di serie A e di serie B.

Allo stato due lavoratori fragili con la stessa patologia, ad esempio con malattie autoimmuni in trattamento con farmaci ad azione immunosoppressiva:

se hanno una mansione compatibile con il lavoro agile, vengono tutelati;

se invece hanno una mansione incompatibile con il lavoro agile non vengono tutelati.
Eppure tutti e due i lavoratori rientrano nella lista interministeriale del 4 febbraio 2022, dal D.I. all’art.1 del Decreto del Ministro della Salute 4 febbraio 2022 (in Gazz.Uff., 11 febbraio 2022, n°35).

Le ragioni dell’incostituzionalità

Le tutele devono essere equivalenti. Questa misura è necessaria per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori fragili che non possono lavorare da casa.

Per ovvi motivi, hanno un rischio maggiore di incorrere in infezioni opportunistiche proprio i lavoratori fragili che hanno una mansione come ad esempio: cassieri, autisti di autobus, in modo particolare tutto il personale sanitario in quanto tutti i giorni sono a contatto con molte persone che possono essere potenzialmente infette.

Tale disposizione limitative è, quindi, in contrasto con le seguenti norme costituzionali:

L’art. 3 della Costituzione, che garantisce l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge;
L’art. 32 della Costituzione, che tutela la salute come diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività.
E’ in particolare davvero assurda la disposizione nella parte che discrimina i lavoratori fragili che hanno una mansione incompatibile con il lavoro agile, in quanto non consente loro di usufruire delle stesse tutele riconosciute ai lavoratori fragili che possono lavorare da casa.

La pubblica denuncia

Per questi motivi deve trovare fine, al più presto, questa grave discriminazione incostituzionale, in nome della giustizia e dell’uguaglianza che devono essere garantiti a tutti i cittadini italiani, anche ai lavoratori fragili.

Le proposte di soluzione

Una Legge strutturale deve prevedere il lavoro agile ordinario e prevalente per tutti i lavoratori fragili, indipendentemente dalla mansione lavorativa, che vada oltre il 31 dicembre 2023.

Si deve prevedere l’obbligo del cambio di mansione per i lavoratori fragili che non possono usufruire dello smart working.

Questa misura è necessaria per garantire la sicurezza e la salute di tutti i lavoratori fragili, indipendentemente dalla loro mansione.
Lo smart working permette ai lavoratori fragili di lavorare da casa, evitando il contatto con agenti patogeni e riducendo il rischio di contagio.

Silvano Antori

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3 Commenti

  1. Annapaola

    Buongiorno… sono un’insegnante di Scuola dell’infanzia…invalida al 100% con tanto di 104. Ho un picc e faccio una terapia salvavita per 5 ore al giorno. Durante la pandemia sono rimasta a casa mangiandomi tt i giorni di malattia e rimanendo senza stipendio… preda di una D.S a dir poco pazza. A settembre ho dovuto scegliete un part time di 10 ore settimanali viste le mie problematiche…e nonostante questo ho già ripreso 3 volte influenze pesanti e un covid( con ricovero ospedaliero e antivirale). In servizio creo problemi per le mie assenze che boh vengono sostituite. Io non ho un lavoro “smartabile” come si suol dire di sti tempi. A breve mi toccherà rimanere a casa in malattia perché dopo 2 setticemie in poco tempo…etc rischio troppo…non sono in nessun modo tutelata perché non sono di ruolo. Il tt è veramente triste e umiliante. Sto andando in depressione. Che fare?

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  2. Gra?yna

    Sono perfettamente d’accordo,sono lavoratrice fregile,ho la dichiarazione di medici legale di mia Asl,sono infermiera e non ho potuto usufruire smart working

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  3. Roberta Pantaloni

    Assolutamente d’accordo.
    Grazie mille
    Roberta

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