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LAVORATORI FRAGILI. TUTELE ANCORA INCERTE

Chi sono i lavoratori fragili?

Lo scoppio della pandemia da Covid-19 ha portato all’attenzione pubblica l’annoso problema dei lavoratori fragili, ma la loro definizione precisa rimane ancora incerta.
In generale, si tratta di persone con un sistema immunitario compromesso, come ad esempio:
  • Pazienti immunodepressi
  • Persone trapiantate
  • Persone affette da malattie autoimmuni
  • Persone con malattie oncologiche o oncoematologiche
Queste persone sono particolarmente a rischio, sia per quanto riguarda la morbilità che la mortalità in caso d’infezione da virus respiratori, tra cui i coronavirus.

Senza dubbio, tutti i lavoratori con fragilità meritano adeguata protezione

È fondamentale tutelare adeguatamente tutti i lavoratori fragili, garantendo loro la possibilità di svolgere il proprio lavoro in sicurezza. Lo smart working rappresenta una soluzione efficace, permettendo a queste persone di lavorare da casa e ridurre il contatto con agenti patogeni, diminuendo il rischio di contagio.

Disparità di trattamento e richieste al Governo e al Parlamento 

Tuttavia, le tutele attualmente in vigore sono frammentarie e spesso inadeguate. Si verificano disparità di trattamento tra lavoratori fragili del settore pubblico e privato, con decurtazioni di stipendio e addirittura licenziamenti per superamento dei giorni di malattia.
Per questo motivo, il gruppo “Lavoratori fragili uniti” ha rivolto un appello al Governo e al Parlamento soprattutto per varare al più presto una legge strutturale che tuteli tutti i lavoratori fragili, garantendo loro:
  • il diritto al lavoro agile;
  • l’obbligo di cambio mansione per chi ne fa richiesta;
  • prevedere un sistema di monitoraggio e valutazione per l’efficacia delle misure di tutela adottate;
  • promuovere la cultura della sicurezza e dell’inclusione sul lavoro, sensibilizzando le aziende e i cittadini sulle esigenze dei lavoratori fragili.

L’appello per una tutela definitiva

La disparità di trattamento in atto è incostituzionale e deve essere eliminata al più presto. È necessario un impegno concreto da parte delle Istituzioni per tutelare i diritti e la salute di tutti i lavoratori fragili.

Si tratta di un atto di civiltà verso delle persone che soffrono per delle patologie, ma che allo stesso tempo svolgono una forma di lavoro a tutti gli effetti ormai riconosciuta in tutto il mondo, che funziona e che produce risultati.

Silvano Antori

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