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MORTI SUL LAVORO, IL 2024 E’ ANCORA STRAGE SILENZIOSA

Incidenti e morti: sono ANCORA giorni drammatici per la sicurezza dei lavoratori in tutta Italia, con una triste contabilità delle vittime ripresa già nel primo bimestre in corso del nuovo anno.

ALCUNI INCIDENTI VERIFICATISI A GENNAIO 2024

In provincia di Ancona nello stabilimento Cnh di Jesi, azienda tra i leader mondiale nella produzione di macchine per l’agricoltura e di veicoli industriali (di proprietà del gruppo Exor, ovvero la famiglia Agnelli-Elkann), un impiegato dipendente di una ditta esterna è precipitato da un tetto dove stava lavorando per lavori di manutenzione della copertura. A bulla sono valsi i tentativi di soccorrerlo.

Un operaio è rimasto schiacciato da un ponteggio all’interno di un cantiere navale della Fincantieri di Monfalcone, in provincia di Gorizia. L’uomo è in condizioni molto gravi ed è ricoverato in codice rosso.

La vittima è un 23enne di origini bengalesi rimasto schiacciato da pesanti strutture metalliche, per la cui rimozione sono dovuti intervenire i vigili del fuoco. Questi utilizzando un autogru sono riusciti a liberare l’uomo che è stato poi preso in carico dai soccorsi sanitari. L’area del sinistro, su disposizione della magistratura, è stata posta sotto sequestro.

Nei cantieri navali di Monfalcone della Fincantieri è stato proclamato uno sciopero immediatoin seguito all’incidente sul lavoro.

NEL 2023 NUMERI DA STRAGE SILENZIOSA

Nel solo 2023 sono state ben 1467 le persone che hanno perso la vita sul posto di lavoro in Italia. Numeri di questa strage silenziosa elaborati dall’Osservatorio di Bologna sui morti del lavoro, ente istituito nel 2008 su iniziativa di Carlo Soricelli in memoria dei sette operai morti nel rogo della Thyssen di Torino.

Un tema, quello delle “morti bianche”, al centro anche del discorso di fine anno del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato aveva infatti richiamato l’attenzione sul “lavoro, a condizioni inique, e di scarsa sicurezza con tante, inammissibili, vittime”.

LA LUNGA E INTENSA BATTAGLIA DI CIVICRAZIA

Nonostante i numerosi decreti emanati dove sono elencati tutti gli obblighi da parte dei datori di lavoro e dei lavoratori, la situazione allo stato attuale non è in via di miglioramento.

OCCORRONO FATTI.

Davanti a queste stragi ribadiamo ANCORA che occorre  l’immediata istituzione della Squadra specializzata di sorveglianza ossia un’unità che sorveglia attivamente sulla effettiva formazione del lavoratore, prima di essere adibito alla mansione da svolgere, che verifichi che le attrezzature e le macchine siano a norma, che siano approntate tutte le tutele.

In questo modo si può salvaguardare la vita e la salute del lavoratore.

Fabio Riccio

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