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TUTELARE I DIRITTI DEI MILITARI

Civicrazia, Consiglio di Stato e Sindacati: tutelare i diritti dei militari

Recenti sentenze del Consiglio di Stato hanno giudicato eccessivamente rigidi, come da tempo Civicrazia evidenziava, i regolamenti del Ministero della Difesa elaborati senza il coinvolgimento dei Sindacati.

Nel frattempo le condizioni di vita del personale impiegato nell’operazione “Strade Sicure” e gli alloggi destinati a questi militari sono pessimi.

Il Sindacato ITAMIL-Esercito chiede giustamente pari dignità rispetto alle Forze dell’Ordine per quanto riguarda straordinari e FESI (Fondo efficienza servizi internazionali), sostenendo la settimana corta e l’abolizione di emolumenti sfruttatori. Inoltre, le notizie di un possibile aumento dell’età pensionabile da 60 a 62 anni rappresentano una grave ingiustizia per militari che hanno una media di contributi di 49 anni.

 

Interventi necessari e urgenti per dare la stessa dignità a tutti i militari

Per tutelare i diritti dei militari sono essenziali e urgenti tre punti:

  • coinvolgimento attivo dei Sindacati: prima di prendere qualsiasi decisione riguardo a queste categoria, è necessario chiamare in causa i sindacati, favorire un dialogo costruttivo e attivare delle politiche che garantiscano trasparenza e rispetto dei diritti dei militari;
  • miglioramento delle condizioni di vita: bisogna migliorare le condizioni alloggiative e di vita dei militari, soprattutto di quelli coinvolti in operazioni più pericolose;
  • garantire equità e giustizia con trattamenti uguali per tutte le categorie sia a livello di dignità lavorativo, di grado e di ruolo che a livello di retribuzioni.

Elena Miele Servidio, laureata in psicologia.

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