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PROTEGGIAMO LA MEMORIA

LA MEMORIA A RISCHIO DI ATTENTATI

A Firenze, nei giardini del Lungarno del Tempio, è stata spaccata la lapide dedicata ad Antonino Caponnetto, Magistrato che guidò il Pool Antimafia dopo l’assassinio di Rocco Chinnici.

E’ SOLO un atto vandalico?

Dobbiamo rifletterci tutti.

 

LA MEMORIA DELLA STORIA

Davanti a gesti come questo, viene da domandarci: quanto rischia di essere labile la memoria?

Ci sono persone e storie che abbiamo il dovere di ricordare e proteggere.

Ci sono persone e storie alle quali dobbiamo rinnovare permanentemente rispetto e gratitudine.

Ci sono persone e storie che devono essere esempio e riferimento per sempre.

Non possiamo permettere che persone come Antonino Caponnetto siano conosciute soltanto dalle generazioni testimoni del suo tempo. Siamo tenuti a farne memoria di tutti, a parlarne continuamente, a tramandarne il lavoro.

Avere memoria della storia è essenziale. Ci sono logiche, ragioni, situazioni, vicende e condizioni che capiamo unicamente nel solco dello sviluppo tra passato, presente e futuro.

Al di là delle celebrazioni, non dobbiamo lasciarci strappare il valore di ciò che è stato e che spesso ci offre spiegazioni e ci indica direzioni.

 

L’ATTENTATO ALLA CONOSCENZA

Permettere al tempo di indebolire la storia è estremamente pericoloso. Si perdono così lezioni, valori, informazioni, ovvero quel bagaglio prezioso che ci consente di fare valutazioni e scelte libere e consapevoli.

Ecco che Civicrazia è anche controllo e impegno. Vuol dire ciò anche vigilare permanentemente sul patrimonio di sapienza indispensabile alla coscienza civile e al potere popolare. Vuol dire: non cedere all’indifferenza, impedire l’oblio, tenere pronta l’attenzione. Vuol dire: non dimenticare, non tacere, non farsi derubare del tesoro contenuto nelle storie importanti.

 

INCURIA, BARBARIE O DELIBERATA OFFESA?

Sul fatto possono fare auspicabilmente chiarezza le indagini e gli organi deputati a condurle.

Compete comunque a noi Civicratici la responsabilità di resistere e opporci allo scempio o alla superficialità nei confronti dell’eredità storica che rappresenta legalità, giustizia, levatura morale.

Ecco le parole che usava Antonino Caponnetto con i giovani, per esortarli a responsabilità umana e civile:

“Ragazzi, godetevi la vita, innamoratevi, siate felici ma diventate partigiani di questa nuova Resistenza, la Resistenza dei valori, la Resistenza degli ideali. Non abbiate mai paura di pensare, di denunciare e di agire da uomini liberi e consapevoli. State attenti, siate vigili, siate sentinelle di voi stessi! L’avvenire è nelle vostre mani. Ricordatelo sempre!”

Noi Civicratici siamo le sentinelle. L’avvenire è civicraticamente nostro, se dimostriamo di meritarlo e perseguirlo aderendo agli ideali che ci ispirano.

Antonella Mollia

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