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COMMISSIONE EUROPEA: APPROVARE ORA LA STRATEGIA DELLA MACROREGIONE MEDITERRANEA

La Commissione europea deve oramai approvare la strategia della Macroregione Mediterranea, la Quinta prevista dai Trattati di Lisbona.

La sua approvazione significa rendere operativa una Governance alla quale partecipano, sinora, 30 Paesi che fanno parte dell’area del Mediterraneo, la maggior parte dei quali, africani.

L’Ue attribuisce una centralità strategica a quest’aria individuando ed attribuendo ad alcuni Paesi di essa, come l’Egitto e la Tunisia, un ruolo fondamentale per la sua stabilità che si ripercuote anche sulla gestione del fenomeno dell’emigrazione.

L’Egitto, in particolare, in questo momento, con la guerra tra Israele ed Hamas in corso ed il conflitto in Sudan, rappresenta per l’Ue un partner fondamentale per la stabilità dell’area mediterranea cui viene riconosciuto “un ruolo geostrategico unico e vitale”.

 

INCONTRO AL CAIRO

Anche per questo sei leader Ue, con in testa il presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen , si sono ritrovati al Cairo ed insieme con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi hanno firmato una dichiarazione congiunta per un partenariato strategico con l’obiettivo di aiutare l’Egitto a stabilizzare la propria economia, in gravissime difficoltà e prevenire l’aumento di flussi di migrazione illegale verso l’Ue.

L’ Egitto che ha ricevuto, con l’assenso dei partner europei, un sostegno finanziario da parte dell’UE pari a 7,4 miliardi per il periodo 2024-2027, è Paese rilevante della Macroregione Mediterranea. Cosi come anche la Tunisia con la quale la Commissione europea ha già siglato partenariati strategici.

 

ULTIMO PASSO: APPROVARE LA STRATEGIA

La Commissione Ue, dopo una lunga istruttoria, deve ora solo rendere operativa la Macroregione Mediterranea, nella quale l’Egitto, la Tunisia e la maggior parte dei Paesi africani che si affacciano sul Mediterraneo possono partecipare direttamente, in condivisione con i territori dei Paesi dell’Unione che fanno parte della Macroregione, dei benefici dei fondi di coesione e strutturali che sono una delle voci del bilancio Ue e che diventeranno la fonte di finanziamento per lo sviluppo e la coesione dei Territori che fanno parte della Macroregione Mediterranea.

D’altronte le ‘’direttrici’’ di sviluppo sulle quali si fonda la cooperazione tra Ue ed Egitto cui l’Europa attribuisce realisticamente un ruolo importante per la stabilità del Mediterraneo, sono sostanzialmente le stesse sulle quali si fondano i Pilastri della strategia della Macroregione Mediterranea: economia blue e turismo sostenibile, energia da fonti rinnovabili e idrogeno verde, innovazione in agricoltura, sicurezza alimentare, connettività e digitalizzazione, gestione dell’acqua, diritti umani. In particolare per quanto riguarda quest’ultimi, nella dichiarazione congiunta tra i sei paesi Ue, la Commissione Europea e l’Egitto, si legge: “l’Egitto e l’Ue continueranno a portare avanti i propri impegni volti a promuovere ulteriormente la democrazia, le libertà fondamentali, i diritti umani, l’eguaglianza di genere e le pari opportunità, come concordato nelle priorità del partenariato”.

La soluzione è, pertanto, nell’approvazione della varata Strategia della Macroregione Mediterranea.

Domenico Campana

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