Intervistiamo Fabio Riccio sulla battaglia contro i decessi sul lavoro.
1. Civicrazia da sempre svolge la sua battaglia contro I DECESSI SUL LAVORO
Qual è l’attuale situazione in Italia e quali sono le problematiche che Civicrazia vuole risolvere?
La situazione in Italia riguardo ai decessi sul lavoro è preoccupante. Nei primi otto mesi del 2024, ci sono stati 680 decessi sul lavoro, un aumento del 3,5% rispetto allo stesso periodo del 2023. Le regioni più colpite includono Valle d’Aosta, Umbria, Trentino-Alto Adige, Sicilia, Molise, e Calabria.
Il settore delle costruzioni continua a registrare il maggior numero di vittime, con 92 decessi.
Civicrazia da sempre si batte per la creazione di norme per eliminare tale fenomeno come, per esempio, l’attuazione di una Task Force specializzata, poteri ai Difensori Civici per inadempienze, controlli, formazione. L’iter normativo è fermo.
Un primo passo è stato fatto con la realizzazione della Patente a Punti, ma occorre fare molto di più.
2. Quali sono le peculiarità della situazione italiana rispetto al panorama europeo, estero e internazionale?
La situazione italiana dei decessi sul lavoro presente alcune peculiarità rispetto al panorama europeo ed internazionale:
1. Numero di decessi: L’Italia ha un numero relativamente alto di decessi sul lavoro rispetto ad altri paesi Europei. Nel 2024 ci sono stati 680 decessi sul lavoro nei primi otto mesi, mentre altri paesi europei hanno registrato cifre più basse.
2. Settori più colpiti: In Italia il settore delle costruzioni continua a registrare il maggior numero di vittime. Questo è simile ad altri paesi europei, ma l’Italia ha una percentuale maggiore di incidenti mortali in questo settore.
3. Tipologia di incidenti: Gli incidenti in Italia spesso coinvolgono lavori di manutenzione e costruzione, come nel caso della tragedia di Casteldaccia, dove cinque operai sono morti a causa di esposizione a idrogeno solfarato. Questo tipo di incidente è meno comune in altri paesi europei.
4. Normative di sicurezza: Nonostante le normative di sicurezza sul lavoro in Italia, come già precedentemente evidenziato, l’efficacia della loro applicazione è spesso criticata. Altri paesi europei come Germania e Paesi Bassi hanno sistemi di sicurezza sul lavoro più efficaci e meno incidenti mortali.
5. Cultura della sicurezza: La cultura della sicurezza sul lavoro in Italia è ancora in evoluzione. Mentre alcuni paesi europei hanno una cultura della sicurezza più radicata e una maggiore consapevolezza tra i lavoratori e i datori di lavoro, in Italia ci sono ancora sfide significative da affrontare in questo campo.
Queste peculiarità indicano che, sebbene l’Italia abbia fatto progressi nella sicurezza sul lavoro, ci sono ancora aree in cui i miglioramenti sono necessari per ridurre il numero di decessi sul lavoro.
3. Quali sono le principali proposte di Civicrazia in questa battaglia?
L’attuazione di una Task Force specializzata che intervenga nei luoghi di lavoro per verificare l’effettiva attuazione delle norme di sicurezza e dare anche precise indicazioni di come attuarle ove carenti;
Dare maggiore poteri ai Difensori Civici per intervenire in caso di inadempienze.
Controlli e formazioni penetranti e diffusi.
4. Quali sono le iniziative sinergiche in atto per questa battaglia? Chi coinvolgono?
In Italia ci sono diverse iniziative sinergiche in corso per combattere i decessi sul lavoro e migliorare la sicurezza sul posto di lavoro.
Le principali sono:
1. Leggi : Il Parlamento italiano ha introdotto leggi rigorose per garantire la sicurezza sul lavoro, come il Decreto Legislativo 81/2008, che stabilisce i principi fondamentali di sicurezza e salute sul lavoro.
2. Monitoraggio e segnalazione: L’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) svolge un ruolo cruciale nel monitoraggio e nella segnalazione degli incidenti sul lavoro. L’INAIL fornisce anche formazione e consulenza per migliorare le pratiche di sicurezza.
3. Collaborazione tra settore pubblico e privato: Ci sono collaborazioni tra i settori pubblico e privato per promuovere la sicurezza sul lavoro. Ad esempio aziende e sindacati lavorano insieme per identificare e mitigare i rischi.
4. Programmi di formazione: Sono stati implementati programmi di formazione per i lavoratori e i datori di lavoro per sensibilizzarli sui rischi e sulle misure di sicurezza. Questi programmi includono corsi di formazione obbligatori su argomenti specifici.
5. Giornata Nazionale per le Vittime degli incidenti sul lavoro: Ogni anno il 13 Ottobre si celebra la Giornata Nazionale per le Vittime degli incidenti sul lavoro, un evento che promuove la consapevolezza e l’importanza della sicurezza sul lavoro.
6. Iniziative locali: Le regioni e i comuni italiani hanno anche avviato iniziative locali per migliorare la sicurezza sul lavoro, adattate alle specifiche esigenze e condizioni locali.
Tutte queste iniziative, di per sé lodevoli, andrebbero integrate con ciò che Civicrazia si batte da sempre e , come già detto in precedenza, con l’attuazione di una Task Force specializzata, poteri ai Difensori Civici per inadempienze, controlli e formazione.
Il pressing di Civicrazia è quotidiano. Si tratta di salvare vite umane.
5. In che senso tale battaglia si inquadra nella Grande Battaglia per il passaggio da un sistema in cui dominano apparati oligarchici e clientelari alla Democrazia partecipata e meritocratica?
La battaglia contro i decessi sul lavoro in Italia può essere vista come parte della più ampia lotta per trasformare il sistema politico e sociale verso una Democrazia partecipativa e meritocratica. Ecco come si inquadra:
1. Riduzione dell’influenza oligarchica: Combattere i decessi sul lavoro richiede una riduzione dell’influenza delle grandi aziende e dei gruppi di interesse che spesso privilegiano i profitti rispetto alla sicurezza dei lavoratori. Questo passaggio verso una democrazia meritocratica implica che le decisioni siano prese in base al merito e alla competenza, piuttosto che all’appartenenza a un gruppo privilegiato.
2. Maggiore partecipazione dei lavoratori: Una democrazia partecipativa valorizza la voce dei lavoratori e delle loro organizzazioni sindacali. Coinvolgere attivamente i lavoratori nelle decisioni sulla sicurezza sul lavoro può portare a migliori risultati e a un ambiente di lavoro più sicuro.
3. Trasparenza e responsabilità: La lotta contro i decessi sul lavoro richiede una maggiore trasparenza e responsabilità da parte delle aziende e delle istituzioni. Questo si allinea con i principi di una democrazia meritocratica, dove le azioni sono giudicate in base ai risultati e alla responsabilità.
4. Educazione e formazione: Promuovere l’educazione e la formazione continua per i lavoratori e i datori di lavoro è essenziale per migliorare la sicurezza sul lavoro. Questo approccio si allinea con una democrazia meritocratica, dove l’accesso all’istruzione e alle opportunità di crescita è basato sul merito.
5. Giustizia sociale: La battaglia contro i decessi sul lavoro è anche una questione di giustizia sociale. Garantire un ambiente di lavoro sicuro per tutti è un passo verso una società più equa e giusta, dove ogni individuo ha il diritto di lavorare in sicurezza.
In sintesi, migliorare la sicurezza sul lavoro in Italia è parte di un più ampio sforzo per creare una società più equa, trasparente e meritocratica, dove le decisioni sono prese in base al merito e alla competenza, e dove i diritti dei lavoratori sono rispettati e protetti.
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