BATTAGLIA CIVICRATICA, DIRITTO ALLA SALUTE E MEDICI DI FAMIGLIA
Ormai quotidianamente i Cittadini e le Associazioni sollevano richieste di aiuto sulla spaventosa carenza dei Medici di famiglia: ne mancano oltre 3.100 ed entro il 2026 sono previsti altri 11.400 pensionamenti.
Sebbene ogni Cittadino iscritto al Servizio sanitario nazionale abbia diritto a un medico di medicina generale, la carenza dei medici di famiglia oggi riguarda tutte le Regioni ed è frutto di una inadeguata programmazione.
Le analisi del fenomeno documentano una progressiva diminuzione dei Medici di Famiglia in attività: nel 2022 erano 37.860, ovvero 4.149 in meno rispetto al 2019.
Ad oggi tale numero è ulteriormente calato e il personale disponibile non è in grado coprire tutte le esigenze nonostante il superamento, ormai generalizzato, della soglia dei 1.500 pazienti per ogni medico.
Di conseguenza, è spesso impossibile trovare la disponibilità di un Medico di Famiglia vicino a casa, non solo nelle cosiddette aree desertificate ma persino nelle grandi città metropolitane.
Occorre, dunque, mettere in campo al più presto una strategia adeguata ed efficace volta a colmare il fabbisogno di Medici di Famiglia poiché il diritto all’assistenza sanitaria di base, alla cura ed alla somministrazione di farmaci è il fondamento del vivere civile, il punto di partenza per una vita piena e appagante.
IL DIRITTO VA GARANTITO!
Questo diritto va garantito a tutti e in particolare modo a chi, affetto da malattie congenite, croniche o cronicizzate in ragione dell’età, necessita di un Medico che conosca la sua vita e le sue condizioni, prontamente disponibile sul territorio.
I Cittadini tutti, in uno con le Associazioni di Volontariato che si occupano di salute e di soccorso, chiedono che il Governo ponga in essere misure immediate e risolutive del problema.
“La salute non è tutto, ma senza salute tutto è niente”.
(Arthur Schopenhauer)
Paola Zanoia, Avvocato
Responsabile Nazionale Battaglie
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