Gen 9, 2025 | Battaglie | 0 commenti

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TUTELARE I PERCETTORI DI NASPI DALLA NUOVA STRETTA LEGISLATIVA

Nel 2025 la domanda di tutela sociale di chi perde il posto di lavoro presenta “un’intensità” mai prima raggiunta.

Il lavoratore subordinato che perde involontariamente l’occupazione ha diritto ad ottenere la NASPI (Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego): ossia un’indennità di disoccupazione che viene erogata dall’INPS.

Il beneficio dell’indennità di disoccupazione destinata ai lavoratori ha subito modifiche sostanziali. Il Governo, con la legge di bilancio e il Collegato Lavoro, ha introdotto nuove e più stringenti regole, in particolare per chi presenta le dimissioni volontarie o ha risolto consensualmente un contratto di lavoro a tempo indeterminato.

 

RIFERIMENTI NORMATIVI E FONTI ISTITUZIONALI

Le modifiche alla NASPI, introdotte dalla Legge di Bilancio 2024 (Legge n. 197/2023), sono state oggetto di comunicazioni ufficiali da parte dell’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale). Il lavoratore per ottenere la NASPI dovrà aver raggiunto le 13 settimane di contributi nei 12 mesi antecedenti la richiesta.

 

IMPATTO SUI LAVORATORI

Il nuovo criterio avrà un impatto notevole per tutti i lavoratori che, soprattutto per la precarietà dominante nelle offerte di lavoro, si trovano a passare frequentemente da un lavoro all’altro e che quindi non accumulano molti contributi nell’arco del singolo rapporto lavorativo o che non hanno superato il periodo di prova nelle prime 13 settimane di lavoro (non tutti i contratti di lavoro collettivi e/o i livelli prevedono periodi di prova di 4 o 6 mesi).

I cambiamenti in arrivo certamente ridurranno il numero di persone che possono effettivamente accedere a questa forma di sostegno. Purtroppo questo approccio penalizza i lavoratori in buona fede che si trovano senza indennità se le dimissioni o il licenziamento avvengono nelle prime 13 settimane del nuovo lavoro.

 

SONO STATI PENALIZZATI I LAVORATORI CHE INIZIANO UN NUOVO LAVORO

Sicuramente questa nuova impostazione determina una rilevante penalizzazione per i lavoratori che si dimettono e iniziano un nuovo rapporto di lavoro, dove sono sicuramente presenti delle variabili importanti come le caratteristiche della funzione. il contesto materiale e umano, l’organizzazione del lavoro, nuovi colleghi, nuovi clienti, nuove procedure, i salari e le condizioni psico-fisiche.

 

CONCLUSIONI

I nuovi requisiti sulla NASpI per l’accesso all’indennità di disoccupazione, in particolare per i lavoratori licenziati prima di aver accumulato 13 settimane di contribuzione nel nuovo lavoro e non nei 4 anni precedenti, come invece vigente fino al 2024, richiede che i lavoratori siano informati sulle nuove regole e sulle opportunità di supporto disponibili.

In loro aiuto, Civicrazia, per far fronte alle criticità che scaturiscono dalla riforma del sistema di protezione sociale, ha messo a disposizione lo Sportello Telematico e le Antenne territoriali.

Ernesto Marino

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