Ancora recentemente, l’Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori (ADUC) ha pubblicato un rapporto sui disservizi segnalati dai cittadini confermando che oltre il 35% delle notizie riguarda problematiche con la Pubblica Amministrazione.
DISSERVIZI E ATTIVITA’ DI IMPRESA
I disservizi della pubblica amministrazione hanno una pesante ricaduta sulle aziende: il fenomeno è avvertito da 73 imprenditori su 100.
I tempi medi per il rilascio dei permessi e delle autorizzazioni sono tra i più elevati d’Europa con una evidente ricaduta sulla produttività delle nostre Imprese private.
Il tempo impiegato dalle autorità fiscali per elaborare anche solo la semplice richiesta di apertura della Partita IVA può variare a seconda del periodo dell’anno. In genere, se per un libero professionista bastano 24 ore, ci vogliono circa 15-30 giorni lavorativi per le ditte individuali.
TEMPO SOTTRATTO ALLA PRODUZIONE
Nell’esercizio ordinario di una attività, poi, infiniti sono gli adempimenti cui l’impresa è tenuta: si tratta (mediamente) di 240 ore da dedicare alla gestione dei rifiuti, 160 ore per lo spesometro, 230 ore per la compilazione della certificazione unica, 480 ore per la tenuta dei libri paga. In sostanza, le ore annuali che un’azienda media deve dedicare alla burocrazia sono quasi 2.000, corrispondenti a 250 giornate lavorative; una impiegata aziendale deve essere dunque delegata per il 100% del suo tempo, tutto l’anno, per lo smaltimento di adempimenti obbligatori, che non portano a crescite di fatturati o a sviluppare l’impresa ma solo a drenare risorse, umane ed economiche.
Alcune di queste scadenze potrebbero essere eliminate: alcune delle informazioni richieste sono doppiate, e potrebbero essere recuperate dai database pubblici, se solo questi fossero integrati fra loro. In sostanza, l’imprenditore deve comunicare uno stesso dato a più uffici della pubblica amministrazione, con notevole dispendio di tempo ed energie, solo perché i sistemi informatici dei diversi enti non comunicano.
DIFFICOLTA’ A OPERARE IN OGNI SETTORE
Numerose sono le complicazioni che la farraginosità della burocrazia pone sulla strada delle attività imprenditoriali e produttive: al primo posto si colloca il peso eccessivo del carico burocratico connesso agli adempimenti fiscali che si sovrappongono con scadenza diverse nell’anno; nel settore dell’edilizia a complessità e i tempi lunghi delle procedure per il rilascio del permesso di costruire e degli altri titoli edilizi, dovuti ai numerosi pareri richiesti e ai troppi enti a cui è ancora necessario rivolgersi; il numero eccessivo di autorizzazioni preliminari, i tempi per il loro rilascio, il funzionamento dello sportello unico e le procedure di prevenzione incendi; tempi per ottenere il D.U.R.C, durata e modalità di invio oltre all’ulteriore documentazione richiesta; adempimenti formali in materia di sicurezza sul lavoro (di fatto inefficaci contro le ancora troppo numerose morti per infortunio);
DIFFICOLTA’ DEI CITTADINI AD ACCEDERE AI SERVIZI PRIMARI E INDISPENSABILI
Ancora più arduo è ottenere un risultato per tanti cittadini ai quali, nonostante un miglioramento della qualità dei servizi pubblici che avanza a passo di lumaca, la nostra PA continua a richiedere dati e documenti che le amministrazioni già possiedono.
Il privato cittadino, si scontra quotidianamente con la ripetitività degli adempimenti, particolarmente onerosi, richiesti ai disabili per il riconoscimento dell’invalidità, per il contrassegno per l’auto, per le agevolazioni fiscali, la denuncia della maternità, con i tempi lunghi per la corresponsione della cassa integrazione, con le pratiche presso i servizi per l’occupazione e per la mobilità; con gli adempimenti connessi agli assegni familiari, con la ricongiunzione dei contributi previdenziali.
PROSPETTIVE E SOLUZIONI
E’ proprio vero che “la burocrazia è l’arte di rendere impossibile il possibile” (Javier Pascual).
È pertanto essenziale reagire e ridurre la burocrazia attraverso la digitalizzazione dei servizi pubblici, semplificando le procedure amministrative ed eliminando le duplicazioni di documenti e richieste. Un’Amministrazione più agile risponde meglio alle esigenze dei cittadini e delle imprese. È necessario, altresì, necessario un processo di revisione normativa che riduca il numero di leggi e chiarisca le disposizioni esistenti, garantendo che siano comprensibili e facilmente applicabili.
Infine, è ormai assolutamente non più rinviabile investire nella formazione del personale pubblico per garantire che siano preparati a gestire processi semplificati e a utilizzare le nuove tecnologie in modo efficace.
Paola Zanoia, Avvocato,
Responsabile Nazionale Battaglie
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