RICECHE SU RADIOFREQUENZA 5G: APPROFONDIRE LE RISULTANZE
OBIETTIVI DELLA RICERCA
L’inquinamento elettromagnetico rappresenta una rilevante fonte di preoccupazione per le possibili ricadute sulla salute umana, particolarmente in rapporto alle tecnologie di ultima generazione come il 5G. Una recente pubblicazione scientifica ha voluto dimostrare l’effetto delle onde elettromagnetiche a radiofrequenza nella banda di frequenza del 5G, sullo stress del reticolo endoplasmatico (ER) nel tessuto testicolare di ratto e il possibile ruolo protettivo del coenzima Q10 (CoQ10).https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S018844092400208X?via%3Dihub
METODOLOGIA DELLA RICERCA
I ratti Sprague Dowley sono stati suddivisi in 3 gruppi:
– gruppo 1: non esposti;
– gruppo 2: esposti alle frequenze del 5G;
– gruppo 3: esposti alle frequenze del 5G + somministrazione contemporanea di coenzima Q10.
RISULTATI DELLA RICERCA
Nei tubuli seminiferi del gruppo esposto alle frequenze del 5G sono stati osservati danni istopatologici, tra cui regioni edematose, congestione vascolare e infiammazione neutrofila accompagnata da perdita di cellule spermatogeniche.
In particolare sono stati osservati spermatozoi e spermatidi e nei primi due gruppi aumento dell’acido tiobarbiturico (TBARS) e diminuzione dei livelli di tiolo totale (TT). Nel gruppo con coenzima Q10, invece, si è verificato un effetto protettivo.
CONCLUSIONI
In paticolare, grazie alle sue proprietà antiossidanti e alla capacità di sopprimere lo stress ossidativo e l’apoptosi, il CoQ10 può essere un candidato promettente contro il danno testicolare indotto dai campi elettromagnetici a radiofrequenza 5G.
Vanno, pertanto, con successive ricerche approfondite le risultanze.
Dr.Paolo Orio
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