INTRODUZIONE
L’implementazione della tecnologia 5G, nei quotidiani ambienti di vita, solleva dubbi e preoccupazioni in merito alle possibili conseguenze di natura sanitaria per la popolazione esposta sia nel breve che nel lungo periodo.
OBIETTIVI DELLA RICERCA
Una recente pubblicazione scientifica ha valutato gli effetti delle radiazioni elettromagnetiche a radiofrequenza del 5G, a diverse frequenze (700 MHz, 2500 MHz, 3500 MHz), sull’emocromo completo (CBC), sulla morfometria degli eritrociti e sull’attivazione delle piastrine dopo l’esposizione in vitro, a breve termine, di sangue umano prelevato da un campione di 30 soggetti (15 uomini e 15 donne).
RISULTANZE DELLA RICERCA: ALTERAZIONI
I risultati indicano che l’esposizione alle radiofrequenze del 5G altera, in modo significativo, la morfometria degli eritrociti. Gli effetti più evidenti sono stati osservati alle frequenze di 700 MHz, dove gli uomini hanno mostrato una maggiore rugosità della membrana e le donne hanno mostrato eritrociti più grandi e più rotondi. Questi risultati suggeriscono che l’esposizione in vitro alle frequenze del 5G, a breve termine, altera il citoscheletro del globulo rosso, aumentando la permeabilità e la deformabilità della membrana. Si impone allora, con la massima necessità e urgenze, un comportamento fortemente cautelativo per i soggetti maggiormente esposti e con maggiori fragilità, come donne incinte, bambini, adolescenti e malati cronici.
Dr. Paolo Orio
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