SVILUPPO DI SINDROME DA MICROONDE DOPO INSTALLAZIONE DI ANTENNE 5G-CASI CLINICI
Da quando, nel 2019, è stata lanciata la nuova generazione 5G, per la comunicazione wireless, molte persone hanno presentato i sintomi da ipersensibilità ai campi elettromagnetici o sindrome da microonde.
Sono stati pubblicati Casi clinici in particolare da parte di Hardell Lennart, della Fondazione Svedese per l’ambiente e la ricerca sul cancro, che hanno evidenziato la correlazione tra l’installazione delle nuove antenne e l’insorgenza di sintomi da ipersensibilità.
Allo stato stanno aumentando i casi di insorgenza di sintomi e alterazioni di varia gravità della salute dei cittadini.
CASE REPORT
In un Case Report, Hardell e Nilsson descrivono il caso di una famiglia che subito dopo l’installazione delle stazioni base 5G, nei pressi della propria abitazione, a circa 50-70 metri, hanno sviluppato la sindrome da microonde. I sintomi erano legati agli alti livelli di radiazioni a radiofrequenza misurati nei loro appartamenti. Tutti i membri della famiglia hanno accusato sintomi in varia gravità come il mal di testa, problemi di sonno, disturbi della concentrazione e della memoria, problemi della pelle, accelerazione del battito cardiaco, sensibilità alla luce, ansia. I sintomi regredivano spostandosi dalla propria abitazione e si ripresentavano quando rientravano.
I LIMITI RACCOMANDATI NON BASTANO
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), per il rispetto dei limiti di esposizione a campi elettromagnetici si basa sulle linee Guida I.C.N.I.R.P. (International Commission on non Ionizing Radiation Protection). I limiti raccomandati si basano ancora sugli effetti termici delle radiazioni a radiofrequenza, escludendo la protezione a lungo termine e gli effetti non dovuti al riscaldamento (cosiddetti effetti non termici) tra cui insorgenza di tumori, ipersensibilità o Sindrome da microonde, effetti genetici ed epigenetici ecc.).
Le evidenze dell’insorgenza degli effetti non termici sono sempre maggiori.
RICORSI AL TAR IN ITALIA
Anche in Italia i casi di ipersensibilità stanno aumentando e molti cittadini si sono rivolti ad Avvocati, dopo l’installazione delle stazioni base 5G, per l’insorgenza dei sintomi e hanno chiesto lo spostamento delle antenne. Sono stati già vinti alcuni ricorsi al Tar da parte di cittadini che hanno potuto certificare la diagnosi e con la dimostrazione dell’insorgenza degli effetti non termici, come documentato da Studi pubblicati.
AVANTI TUTTA PER I MALATI AMBIENTALI
La Battaglia che Civicrazia porta avanti per i malati ambientali si va sempre più intensificando. I cittadini devono essere tutelati prima di tutto nel diritto alla salute.
Occorrono studi che valutino la pericolosità sia delle antenne 5G che dell’associazione con quelle già installate 4G (quarta generazione). Bisogna tenere conto dei soggetti particolarmente sensibili come i portatori di pacemaker o di dispositivi medicali metallici impiantati, che risentono maggiormente dell’esposizione. Per questi soggetti i limiti di esposizioni stabiliti anche dalle normative italiane, più bassi che in altri paesi, non sono tutelati, come non lo sono per i soggetti Elettroipersensibili.
Vanno, inoltre, rispettate le idonee distanze dalle abitazioni e dai luoghi sensibili come le scuole, gli asili, le RSA, gli Ospedali, ecc. e i livelli di esposizione.
*Case Report: Case Report: Both Parents and their Three Children Developed Symptoms of the
microwave Syndrome while on Holiday near a 5G Tower Both Parents and their Three Children Devel Nilsson and Hardell Lennart
Annunziata Patrizia Difonte – Medico esperto in Malattie ambientali
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