Il 2025 rappresenta l’anniversario ventennale dell’introduzione di norme che hanno rivoluzionato la sicurezza negli stadi.
Misure del 2005
I decreti Pisanu hanno disciplinato la gestione della sicurezza come:
– La ridefinizione dello spazio dello stadio: con il DM 18/03/1996, che ha ampliato il concetto di stadio introducendo uno spazio esterno, fondamentale per effettuare un doppio controllo dei tifosi in ingresso;
– Videosorveglianza: attraverso l’istallazione di sistemi di monitoraggio, che ha permesso di acquisire immagini probatorie, fondamentali per il principio della flagranza differita;
– Biglietto normativo numerato: misura che ha introdotto il regolamento d’uso degli impianti, responsabilizzando le società sportive;
– Nuova gestione delle politiche di ticket: misura che ha agevolato la definizione delle capienze, il rispetto dei percorsi di esodo ed ha introdotto l’obbligo di assistere ai match da seduti.
Dal 2005 alla pandemia
Le misure introdotte sono state abbastanza efficaci fino al 2019. Le tifoserie erano legate, ancora, al proprio territorio. Dopo la pandemia la voglia di tornare a vivere ha fatto emergere nuove criticità. L’antagonismo tra gruppi organizzati è tornato ad alimentare attività di violenza negli stadi. I sociologi hanno evidenziato un cambiamento nei fenomeni di aggregazione. I giovani non si uniscono più in base ad ideali condivisi quanto in chiave oppositiva. E l’uso dei social ha ampliato queste dinamiche. Parallelamente, sono emersi preoccupanti fenomeni di criminalità organizzata tra tifoserie.
Un sistema arretrato
La verità? Siamo rimasti indietro. E mentre i meccanismi della violenza negli stadi si sono evoluti, il modello istituzionale italiano è rimasto quello antecedente alla pandemia.
L’obiettivo da realizzare? Aggiornare il modello e fare vivere agli spettatori gli eventi sportivi in totale sicurezza.
Il ruolo della tecnologia
La soluzione al problema può essere fornita proprio dalle nuove tecnologie. L’introduzione di identità digitali e strumenti come l’applicazione IO o il sistema EIDAS possono rappresentare una vera e propria svolta. Il tutto abbinando alla introduzione del riconoscimento facciale e all’uso dei metal detector, che garantiscono un efficace controllo.
Occorrono nuove strategie
Dunque, cosa occorre? L’adozione di nuove strategie. Occorre ripensare al rapporto tra tifosi, club e istituzioni, investire in tecnologie avanzate e anche essere consapevoli di trovarsi, ormai, dinanzi una realtà diversa, nuova. E che deve essere sicura e a portata di tutti, adottando il nuovo modello.
Valeria Garbin, Giornalista.
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