La luce di una candela per illuminare i cuori e le menti. Una fiaccolata, cui hanno partecipato cittadini ed autorità, per essere uniti e gridare contro la violenza e il sopruso da chiunque venga commesso a danno di un altro e in qualsiasi condizione, per pretendere, ora e sempre, il rispetto della persona. E’ questo il senso, a mio avviso, della mobilitazione della Comunità di San Giorgio a Cremano che ha manifestato contro l’ennesimo brutale episodio di violenza contro una donna. Una ragazza di 24 anni, stuprata da 3 giovani delinquenti all’interno di un ascensore della stazione della Circumvesuviana di San Giorgio a Cremano. Un atto “rivoltante ed infame”, come lo ha definito il Governatore De Luca, compiuto da giovani tra i 18 e i 20 anni, appartenenti a quel territorio, che sembra avessero già in mente di consumare quella barbarie: stuprare a turno una giovane donna in un ascensore, tenendo ferme le porte mentre ognuno di essi, a turno, la violentava. La violenza perpetrata non è soltanto contro la donna vittima, ma contro un’intera comunità, contro le quattro famiglie coinvolte, contro se stessi per essersi automarchiati come bestie. E’ stato irrimediabilmente sporcato un luogo destinato al transito, al viaggio; un contesto che si attraversa per un altro uso che non quello della cieca brutalità di chi continua ancora a s-ragionare con i propri genitali.
DIRITTO DI DIFESA E TUTELA DELLE VITTIME DEI REATI “VIOLENTI”
Non è vero che le vittime di reati “ violenti “ hanno sempre diritto al patrocinio a spese dello Stato. COSA PREVEDE LA LEGGE L’art. 76 comma 4 ter del DPR 30 maggio 2002 n. 115 , modificato dalla legge n. 38 del 2009, prevede che le persone offese dei reati...
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