Il 26 gennaio 2023 è stato adottato il “Piano Oncologico Nazionale – documento di pianificazione e indirizzo per la prevenzione e il contrasto del cancro 2023-2027”.
Nonostante si sia dato in maniera intersettoriale spazio alla prevenzione e alla centralità del malato oncologico, non c’è in tale Piano un vero riferimento specifico all’interferenza dell’Ambiente e alla conseguente gestione di aree a grave rischio ambientale sul territorio nazionale.
SITUAZIONE AMBIENTALE
Eppure la situazione ambientale si rivela sempre più responsabile dello stato epidemiologico di patologie cancerogene. Differenti tipologie di inquinamento hanno un denominatore comune: causano grave DANNO AMBIENTALE, che sicuramente deve essere subito monitorato con procedure di caratterizzazione, messo in sicurezza e contrastato con misure certe ed univoche, a salvaguardia della salute e del bene comune.
Eccone qualche esempio con numeri a campione:
1) CUMULO DI IMPIANTI IN PROVINCIA DI BRESCIA E A MONTICHIARI:
26.000 abitanti, 11 discariche autorizzate + 11 discariche abusive, 147 impianti di smaltimento materiali anche pericolosi in provincia di Brescia, per 4700 kmq e 1.200.000 abitanti = totale oltre 57.000 ton. di rifiuti + 6000 tonnellate per altre discariche. Sono numeri davvero esageratamente eccedenti rispetto all’area e ai residenti coinvolti;
2) NOVE DISCARICHE NEL LAZIO INCREMENTANO DEL 34% LE FORME TUMORALI PER CHI RISIEDE IN UN RAGGIO DI 5 KM:
Lo attesta uno studio pubblicato nel 2016 sull’International Journal of Epidemiology dagli esperti del Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio, ma disatteso finanche dalla stessa Regione Lazio -Direzione rifiuti, che lo ha commissionato nel 2016 (DGR n.929/08) https://www.consiglio.regione.lazio.it/consiglioregionale/?vw=commissioniNewsDettaglio&id=3138&cid=26
3) MASSICCIA CONCENTRAZIONE DI PFAS ANCHE NELL’ACQUA POTABILE:
Tali inquinanti, rinvenuti in falda in Veneto e in Friuli e nell’acqua potabile, monitorata da Arpa persino a Milano, sono presenti in cucina nelle padelle antiaderenti, ma travalicano anche i confini, complici le attività di smaltimento rifiuti. https://www.udinetoday.it/cronaca/allarme-pfas-sostanze-tossiche-fvg-inchiesta-le-monde.html
I suddetti sono solo pochi esempi del degrado ambientale contro cui le Antenne Civicratiche stanno procedendo sul territorio unitamente ad Associazioni, Comitati, Cittadini.
Allo Sportello Sociale ci si può rivolgere gratuitamente a tutela dei diritti costituzionali e delle istanze del Cittadino, che deve sempre più sentirsi protagonista dei procedimenti decisionali che lo riguardano.
Insieme la transizione ecosostenibile dei territori sarà possibile.
Donatella Ibba
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