Civicrazia, nell’ambito del progetto Napoli Innanzitutto, con cui intende ridare ai cittadini napoletani la libertà di scegliere liberamente il candidato sindaco e formulare concrete proposte per il risanamento della città, ha aperto uno spazio di confronto aperto con le associazioni operanti a Napoli.
Questa settimana abbiamo intervistato Maria Rosaria Lanza, presidente dell’associazione “Il Bruco” Onlus, che si occupa di assistenza all’infanzia e più precisamente di aiutare moralmente e materialmente i genitori che devono affrontare per i propri piccoli bimbi , problemi gravi nel periodo perinatale e neo-natale.
Presidente quando nasce e come nasce l’associazione?
L’associazione è nata il 28 dicembre del 2006 presso il Pio Ospedale SS Annunziata di Napoli in seguito ad una mia esperienza difficile di gravidanza. In pratica, fui ricoverata presso questo ospedale per complicanze di una gravidanza a rischio.
Mio figlio Giulio è nato di 6 mesi. Prima di partorire sono stata 11 giorni in ospedale e poi sono rimasta 66 giorni nel reparto neo-natale di terapia intensiva attraversando tutte le difficoltà e i dolori e le angosce di una madre che vive una esperienza del genere.
Non ho voluto dimenticare quei giorni. Come me, altri genitori hanno pensato di intraprendere un progetto: così abbiamo creato un’associazione che stia al fianco dei genitori di bimbi che nascono prematuramente.
Di cosa si occupa l’associazione, nel concreto e come vi finanziate?
L’associazione affianca e sostiene moralmente e materialmente non solo i genitori che hanno problemi nel periodo perinatale e neo-natale ma anche il reparto dell’ospedale. Della associazione fanno parte genitori, medici, personale infermieristico e tutti coloro che vogliono sostenere questi genitori ed il reparto stesso.
Il BRUCO è un’associazione a carattere volontario e come tale, vive grazie alle iscrizioni dei soci ed alle donazioni dei singoli, di enti pubblici e privati. L’iscrizione, pari a 30 euro l’anno, dà diritto alla tessera associativa, con la possibilità di partecipare a tutte le nostre assemblee (con diritto di voto) ed iniziative.
Di cosa avete bisogno nell’attività quotidiana?
In questo momento stiamo lavorando alla ristrutturazione di un reparto dell’ospedale, attualmente abbandonato, per creare una sala tiralatte (questo è molto importante perché le mamme devono dare quanto più latte ai loro piccoli e devono avere la possibilità di raccoglierne il più possibile proprio per la salute del neonato).
Abbiamo bisogno di macchinari ventilatori per la respirazione. Inoltre ci piacerebbe allestire una sala di attesa prolungata, così da consentire ai genitori provenienti da altre regioni (l’ospedale raccoglie utenza da moltissime regioni del sud Italia) di potersi trattenere al fianco dei loro bimbi più a lungo, ad esempio nel caso di interventi chirurgici di urgenza.
In pratica abbiamo bisogno di una stanza per l’associazione, che è nata presso l’ospedale.
Per questo il prossimo 28 ottobre presso il Gioia Restaurant Club abbiamo organizzato uno spettacolo per una raccolta fondi.
Cosa chiedereste all’amministrazione e al nuovo sindaco di Napoli?
Chiediamo più attenzione ai bambini in generale e alle loro famiglie, specialmente quando sono in difficoltà. Inoltre sarebbe importante incentivare l’apertura dei nidi presso le aziende, come già esiste in moltissimi paesi.
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