PRESENZA DI MICRO E NANO PLASTICHE NEI TESSUTI UMANI: RISCHI PER LA RIPRODUZIONE
È sempre più crescente la presenza di plastica nell’ambiente.
Un gruppo di lavoro scientifico dell’Associazione ISDE -Associazione Medici per l’Ambiente con altre Associazioni ha promosso una Campagna Nazionale di Prevenzione per danni da microplastiche.
Esse si formano soprattutto dal deterioramento della plastica nell’ambiente e durante l’uso.
Le dimensioni possono essere inferiori a 5 millimetri, in questo caso si definiscono microplastiche oppure inferiori a 0,1 cm e definite nanoplastiche.
Penetrano nel nostro corpo attraverso l’ingestione di cibo, di acqua, di bevande o per inalazione, spesso poiché sono contenute in prodotti per l’igiene della persona.
Entrano nell’organismo anche attraverso la pelle.
Una volta penetrate nell’organismo le micro-nanoplastiche rilasciano sostanze chimiche in particolare gli ftalati che vengono definiti interferenti endocrini.
I bambini sono particolarmente esposti all’inalazione di queste sostanze nelle aree gioco, a causa del contatto con pneumatici o con materiali come l’erba sintetica o altre fonti.
L’esposizione può essere legata anche all’inalazione della plastica per abrasione degli pneumatici e dall’usura dei freni delle autovetture.
Particolare attenzione va posta ai bambini quindi per le importanti ripercussioni sulla funzione riproduttiva.
Molti studi scientifici hanno evidenziato un’azione delle micro e nano plastiche in particolare sulla riproduzione maschile ma anche su quella femminile. Questi effetti si possono ripercuotere anche sulla progenie avendo quindi un impatto trans-generazionale.
Le sostanze tossiche sono rappresentate da ftalati, Bisfenolo A, ritardanti di fiamma, tensioattivi, fragranze, coloranti, stabilizzanti, ritardanti di fiamma etc.
I bambini in particolare fino all’età di tre anni quando portano le mani alla bocca sono particolarmente a rischio.
I giocattoli venduti nell’Unione Europea recano il marchio che limita o vieta le sostanze ritenute pericolose per la salute. Nonostante questo vengono spesso venduti giocattoli non a norma. Attenzione!
L’UE VIETA L’IMMISSIONE SUL MERCATO DI PRODOTTI PERICOLOSI
L’Unione Europea ha ora disciplinato il divieto di immissione sul mercato di prodotti a rischio ma i tempi per l’attuazione della norma sono ancora lunghi.
CONSIGLI
I consigli contenuti nelle schede informative realizzate dalla Campagna promossa da Isde -Medici per l’Ambiente e altre Associazioni sono:
– non usare contenitori in plastica per cibi e liquidi;
– preferire il vetro, soprattutto nei primi 1000 giorni di vita;
– non utilizzare cibi imballati in plastica;
– non riscaldare nel microonde in contenitori di plastica.
Annunziata Patrizia Difonte, Medico
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