Ott 20, 2022 | Notizie | 0 commenti

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AVANTI CON LA PETIZIONE PER I MALATI DI SENSIBILITA CHIMICA MULTIPLA

La Sensibilità Chimica Multipla (MCS) è la sindrome Immuno-neuro-tossica ambientale, caratterizzata da intolleranza agli xenobiotici ambientabili ed è definibile come Allergia non specificata con codice ICD 10 T78.4 oppure come disturbo respiratorio non specificato in relazione alla esposizione a sostanze chimiche, gas, fumi, vapori con codice ICD10 J68.9.

Può complicarsi o presentarsi in comorbidità con la Sindrome da Fatica Cronica o Encefalomielite Mialgica, con la Fibromialgia e con la Elettroipersensibilità (Ipersensibilità ai campi elettromagnetici).

La MCS è caratterizzata da: intolleranza ai profumi, a tutti i detergenti, ai solventi, alle vernici, alla plastica, ai toner, agli additivi alimentari e a molte altre sostanze chimiche.

Si manifesta con dispnea con laringospasmo e broncospasmo, dolori articolari e muscolari diffusi, vertigini, perdita di equilibrio, infiammazione delle mucose, eritemi e bruciori cutanei, tremori e parestesie degli arti, stanchezza, bruciori oculari e molti altri sintomi.

La sindrome è caratterizzata da una condizione genetica ed epigenetica predisponente. dovuta al fatto che lo studio genetico dei principali polimorfismi degli enzimi dello stress ossidativo evidenzia una ridotta capacità a eliminare le sostanze xenobiotiche e a ridurre lo stress ossidativo.

Lo spiccato stress ossidativo innescando con un meccanismo neurogenico i processi encefalopatici contribuisce a cronicizzarne l’andamento.

Con il tempo lo stato infiammatorio della MCS può determinare danni organici irreversibili e portare allo sviluppo di malattia autoimmuni e infiammatorie come l’Artrite, il Lupus, le vasculopatie, le patologie ischemiche ed ematologiche.

Tra i medici che negli ultimi anni hanno rilasciato diagnosi: il Prof. Genovesi del Policlinico Umberto I di Roma, il Prof. Tirelli, Direttore del Centro Oncologico Nazionale di Aviano, il Dott. Cipolla dell’ospedale S. Orsola Bologna; il Prof. Arcangeli dell’Ospedale Careggi di Firenze, il Prof. Carrer dell’Università di Milano, il Prof. Alessio dell’Università di Brescia.

La MCS è riconosciuta come malattia organica nei seguenti Paesi: Stati Uniti, Canada, Australia, Giappone; a livello europeo in Germania, Austria, Danimarca.

In Italia è una malattia non riconosciuta con un codice nosologico proprio.

Nel 2007 la Regione Lazio aveva riconosciuto la MCS come malattia rara e creato un Centro di riferimento per i malati di MCS presso l’Ospedale Policlinico Umberto I di Roma, diretto dal compianto Prof. Giuseppe Genovesi. Il reparto verrà poi chiuso nel 2016.

La Regione Emilia-Romagna, dal 2005, ha istituito un ambulatorio presso l’Azienda Ospedaliera Malpighi di Bologna, senza chiaro beneficio nei confronti dei malati.

In Puglia dal 2011 è stato istituito un Centro riferimento regionale presso la Unità Operativa Centro IMID-UNIT di Campi Salentini-ASL- LE.

In Toscana il riconoscimento del 2004 è stato poi revocato.

In Abruzzo, un Centro di riferimento è stato istituito presso l’Ospedale di Chieti.

Il Consiglio regionale dell’ Umbria nel 2017 ha approvato una mozione per il riconoscimento della MCS.

Nelle Marche ai malati di MCS è stato riconosciuto un contributo una tantum di 6000 euro l’anno, con delibera della giunta, nel giugno 2006, come rimborso per le spese sostenute dai malati.

Nel Veneto è stata riconosciuta la patologia con una deliberazione legislativa nel Marzo 2013.

Moltissimi malati ambientali stentano a ottenere qualsiasi assistenza medica e hanno un pesante aggravio economico anche per la perdita del posto di lavoro.

Molti malati oltre a perdere il lavoro, devono allontanarsi dalla città e vivere come eremiti lontano da fonti di inquinamento ambientale; alcuni, purtroppo, scelgono il suicidio come unica alternativa alle sofferenze.

Sono sempre state non considerate le numerose Proposte di Legge per il riconoscimento della MCS, presentati in Parlamento in Italia.

I malati ambientali oggi confidano nella Petizione presentata dal Difensore Civico Campano Avv. Giuseppe Fortunato, Petizione già posta all’esame in Commissione sia alla Camera dei Deputati che al Senato della Repubblica.

Occorre accogliere tale Petizione e che ovviamente le valutazioni e le indagini vengano affidate a medici privi di conflitti d’interesse e senza legami con industrie farmaceutiche.

Le richieste dei malati ambientali sono in particolare: un Centro di Riferimento a livello regionale per la diagnosi e la cura della Sensibilità Chimica Multipla; la formazione del personale sanitario; la adozione di protocolli specifici per la accoglienza in ospedale.

Basta con tali gravi sofferenze! Basta con le notizie di gesti estremi! Occorre fare presto!

Civicrazia chiede che i diritti, legittimamente rivendicati dai malati, non siano più negati.

Annunziata Patrizia Difonte

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