Mar 28, 2018 | Notizie | 0 commenti

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BISOGNA INDIGNARSI DI FRONTE ALLA VIOLENZA

C‘è anche un frate tra quelli che sono stati raggiunti da un divieto di dimora da Venosa e da Bernalda (Matera). Si tratta di Padre Angelo Cipollone dei Padri Trinitari, direttore e legale rappresentante dell’Istituto medico psico-socio pedagogico “Ada Ceschin Pilone” per disabili di Venosa, gestito dai padri Trinitari, che è stato teatro dei maltrattamenti che hanno subito alcuni ospiti della struttura riabilitativa. Calci, pugni, schiaffi, trascinamenti a terra per essere trasferiti dal corridoio alle proprie stanze: in questi atti, come risulta da una nota diffusa dalla Procura di Potenza,  si è sostanziata la mostruosa condotta messa in atto da personale dell’Istituto a danno dei pazienti e  che è stata sanzionata con arresti domiciliari per 8 persone; a 5 sono stati notificate divieti di dimora; a un neuropsichiatra infantile e a un chirurgo specializzato in psicologia clinica è stata comminata la sospensione della professione. A denunciare è stata la madre di un paziente, preoccupata per aver rinvenuto sul corpo del figlio ematomi e graffi. Rivoltasi al personale dell’Istituto, ne aveva ricevuto soltanto risposte generiche ed evasive. Questo è servito a far scattare l’indagine  dei carabinieri dei Nas attraverso intercettazioni audio, video e telefoniche, ispezione nei luoghi interessati, acquisizioni di documenti sanitari e consulenze tecniche.  Sarebbero educatori quelli che hanno usato violenza , coordinatori educatori e assistenti, medici. Ma di quale educazione parliamo? Di quale assistenza? E’ civicratico indignarsi e pretendere il rispetto delle persone e soprattutto che vengano verificati i reclutamenti, che siano onesti e non clientelari. E colpisce la responsabilità di una comunità di frati, che dovrebbe incarnare e testimoniare i valori del Cristo, visibile in ogni individuo.

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