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CALDO ESTREMO, STOP AI LAVORI ALL’APERTO NELLE ORE POMERIDIANE

Le alte temperature di questi ultimi giorni hanno spinto alcune Regioni a vietare i lavori all’aperto nelle ore in cui i raggi solari possono arrecare grave danno alla salute e all’equilibrio psicofisico dei lavoratori.

 

TEMPERATURE TROPPO ALTE: MISURE PER RIDURRE LO STRESS TERMICO

Il gran caldo di questi giorni ha imposto alcuni accorgimenti utili per proteggersi. Tra le indicazioni del Ministero della Salute c’è quella che consiglia di evitare l’attività fisica nelle ore più calde della giornata. Correre, andare in bicicletta o svolgere qualsiasi attività all’aperto sotto il sole cocente possono infatti sottoporre il nostro organismo a stress termico.

Ma, mentre chi pratica sport può decidere di non esporsi a questo rischio, coloro che lavorano nei campi o nei cantieri edili, per esempio, non possono sottrarsi in modo autonomo. Per questo motivo alcune Regioni sono intervenute con precise ordinanze che riguardano, appunto, i lavori all’aperto nelle ore pomeridiane.

 

LAZIO, PUGLIA E CAMPANIA: STOP AI LAVORI ALL’APERTO NELLE ORE PIÙ CALDE

La prima Regione a emettere l’ordinanza che vieta nell’estate 2024 le attività usuranti nelle giornate e negli orari di massimo calore è stata il Lazio. Il presidente Francesco Rocca ha firmato il 20 giugno un’ordinanza che vieta le attività lavorative all’aperto nelle ore centrali della giornata e nei giorni in cui il rischio di esposizione al sole è classificato come “alto” dalle mappe dell’Inail. L’ordinanza del Lazio, che resterà in vigore fino al 31 agosto, interessa le aziende dei settori agricolo, florovivaistico ed edile, considerati particolarmente vulnerabili allo stress termico.

Il 10 luglio anche il presidente della Puglia Michele Emiliano ha firmato un’ordinanza urgente che vieta l’impiego di lavoratori nel settore edile e florovivaistico nelle ore centrali della giornata, motivando tale decisione come misura per prevenire incidenti e decessi sul lavoro causati dal caldo estremo.

Ad appena 48 ore di distanza, anche il presidente della Campania Vincenzo de Luca ha emesso un’ordinanza urgente, che vieta l’impiego di lavoratori esposti al sole con attività fisica intensa nei settori florovivaistico ed edile nelle ore più calde della giornata. Anche in questo caso il provvedimento sarà valido fino al 31 agosto, e ha come obiettivo quello di tutelare la salute e l’equilibrio psicofisico dei lavoratori, imponendo un divieto che vige nei giorni e negli orari più a rischio.

In tutte e tre le Regioni è, quindi, vietato impiegare lavoratori per attività all’aria aperta, nelle ore centrali della giornata, ovvero in quella fascia oraria che va dalle 12.30 alle 16.00.

 

CIVICRAZIA: CHE SI RISPETTINO LE ORDINANZE E ALTRE REGIONI FACCIANO LO STESSO

Nel settore edile, le sfide poste dalle ondate di caldo non devono essere prese alla leggera. E’ di importanza fondamentale applicare rigorosamente le prescrizioni, le soglie di temperatura, le migliori pratiche e le precauzioni per garantire la sicurezza dei nostri lavoratori. Ben vengano queste prime ordinanze con l’auspicio che altre Regioni seguano lo stesso percorso.

Da sempre Civicrazia si batte sulla questione sicurezza sul lavoro e invita ogni Cittadino a comunicarci tempestivamente ogni non osservanza alla email civicrazia@civicrazia.org e tramite lo Sportello Telematico – Civicrazia presente sul sito di Civicrazia.

Fabio Riccio

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