Gen 4, 2022 | Notizie | 0 commenti

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CAMBIAMENTO SOCIO-CULTURALE DELLA CIVICRAZIA

In merito allo stato attuale della democrazia partecipata, che noi definiamo Civicrazia, bisogna sottolineare che nel nostro paese esiste, purtroppo, una situazione di completo disallineamento tra quello che citano gli articoli della Costituzione Italiana è quello che poi si riscontra nella realtà sociale e culturale del nostro Popolo.

Infatti, l’articolo 3 della  Costituzione dice chiaramente che la Repubblica deve rimuovere tutti gli ostacoli che impediscono di fatto il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione all’organizzazione politica economica e sociale del Paese.

Inoltre, questo concetto viene approfondito nell’articolo 4, dove i padri costituenti precisano che ogni cittadino ha il dovere di svolgere un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

E si arriva all’articolo 118, ultimo comma, che specifica il fatto che lo Stato, nonché le Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni, debbano favorire l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli o associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà.

Nonostante queste limpide dichiarazioni costituzionali, riguardanti il fondamentale ruolo del cittadino nella società moderna, la realtà quotidiana è ancora molto lontana dal vedere realizzati questi stupendi principi civicratici.

Infatti è ancora difficilissimo anche  entrare nelle stanze del potere, magari soltanto per una semplicissima audizione.

Perciò sarà sempre più necessario continuare a battersi in ogni luogo istituzionale, affinché si possa realizzare un reale cambiamento socio-culturale, che noi riteniamo urgente e non rinviabile, onde poter incidere realmente nel tessuto civile della nostra società. Riteniamo quindi indispensabile che l’educazione civica e la conoscenza dei principali diritti e doveri civici vengano studiate nelle scuole italiane, a partire da quelle di primo grado, con assoluta dignità di vera materia autonoma e quindi con valutazione a parte di un insegnante specifico.

Questo sarebbe il principale presupposto per creare una valida coscienza civica nei nostri giovani, facendo capire loro quale sia l’importanza della partecipazione attiva da parte di tutti i cittadini, anche e soprattutto tramite laboratori scolastici pratici, legati alle realtà sociali e alle problematiche che noi tutti viviamo nei nostri territori.

Attualmente il nostro Comitato Salute e Ambiente ASL Rm5 collabora in tal senso con una scuola di secondo grado, proprio per incentivare la pratica della cittadinanza attiva partecipativa. Abbiamo, purtroppo, riscontrato il fatto che questi giovani siano convinti che le problematiche sociali possano essere risolvibili solo ed esclusivamente dalle istituzioni, essendo loro certi che l’azione del singolo cittadino non possa servire poi a molto!

Per aiutarli quindi a capire come sia possibile, invece, rendersi protagonisti della vita civica, abbiamo loro spiegato quale sia stato e quale sia attualmente il nostro impegno attivo civicratico in relazione ai gravi cronici problemi sanitari della nostra ASL e alle preoccupanti situazioni ambientali derivanti dalla presenza sul nostro territorio di vaste zone gravemente inquinate da attività industriali, discariche, eccetera…

Ma questo stato mentale di sudditanza, già indotto nei nostri giovani, potrebbe esaltare ulteriormente il potere degli oligarchi, creando un pericoloso circolo vizioso, che può portare ad un crescente e subdolo stato di regime oligarchico, dal quale molto difficilmente sarebbe poi possibile uscire. Perciò il nostro invito, è di accentuare ulteriormente le attività adatte a coinvolgere la nostra gioventù nella piena presa di coscienza dell’attuale importanza del momento storico che viviamo e di cosa possano realisticamente fare tutti i cittadini, per uscire da questa grave crisi che riguarda anche i nostri sacrosanti diritti costituzionali.

Ed è azione assolutamente improrogabile!
 

di  Stefano Fabroni, Ex-dirigente medico ospedaliero e Presidente Comitato Salute e Ambiente ASL Rm5

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