Con questa situazione di rischio per la salute pubblica, dovuta al Coronavirus, si sono evidenziate tutte le contraddizioni del tessuto sociale italiano: Mentre interi paesi stanno diventando borghi fantasma, le grandi città si apprestano a diventare metropoli con spazi vitali minimi e una qualità della vita che diventa sempre più precaria.
Ed è proprio dai comuni che Civicrazia individua ormai da tempo i luoghi ideali in cui sperimentare politiche innovative dal punto di vista civicratico, sociale ed economico, perchè soltanto con la valorizzazione dei nostri territori si può sviluppare una sensibilità civica ideale per dare delle vere risposte al problema dello spopolamento e del benessere sociale.
Cambiare.. prima di essere costretti a cambiare: passato questo periodo di quarantena attraverso la “Fase 2”, ci troveremo davanti ad alcune scelte da dover affrontare, di sicuro, se torneremo alla vita di prima, esattamente come era prima, vorrà dire che questo virus non ci sarà servito e non ci avrà insegnato nulla, lascerà spazio a periodi di relativa ripresa economica seguito poi da altri periodi di crisi e di fragilità sociale.
Non sappiamo se il virus se ne andrà, se tornerà, ma è chiaro che tante attività non riapriranno se il mercato manca. Non abbiamo vissuto mai niente di paragonabile, proprio per questo dovremo fare quello che finora non è mai stato fatto: trasformare questa crisi in una grande occasione per ripensare il nostro modello di sviluppo futuro, ovvero ripensare il futuro, spostando l’attenzione ai settori ormai dimenticati come educazione, ricerca, energia rinnovabile ed economia verde.
In più la crisi sanitaria ci ha svegliato: avevamo lasciato a pezzi il settore sanitario, il punto è che per risparmiare risorse e poter rispettare il Patto di stabilità non si è investito abbastanza, abbiamo legato le mani ai governi ed ai comuni senza permettergli di fare gli investimenti necessari. Ma adesso si deve cambiare passo nella direzione del benessere dei cittadini ed alimentare le speranze di un vero progresso sociale, perché quando le disuguaglianze sociali diventano troppo grandi, comincia a farsi largo la criminalità organizzata e nelle nostre società, si comincia ad intravedere la violenza.
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