Il caffè, avvelenato dalla malavita, si infiltra nelle arterie del Centro Storico della Capitale e colpisce al cuore attività di bar e ristoranti.
C’era una volta un imprenditore in difficoltà che si rivolge ad uno strozzino, il cui aiuto costa caro. Caro come le forniture di caffè, che l’imprenditore è costretto a pagare ad amici dell’usuraio. Il costo delle stesse, infatti, cresce di spedizione in spedizione, e l’unico modo per non far scoppiare le vene dell’attività è quello di salassare la clientela. I salassi, però, non fanno circolare più i clienti, così che, quando l’attività sta per morire dissanguata dai debiti, la sanguisuga-strozzino propone una cura: compartecipare alla società. Il sangue è cattivo e pian piano invade tutto il corpo, distruggendolo. Molti locali del Centro vengono infatti rilevati alla fine dalla malavita e deturpati della loro storicità con arredi pacchiani e prezzi inaccessibili. Un lifting che ha un solo nome: riciclaggio. Civicrazia e l’Associazione Anti-Usura sono impegnati nella lotta contro il caro-caffè, per poterci restituire l’antico aroma del nostro amato, caro, caffè.
(Francesca Toncli)
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